SAMB, RENZI RICORRE DI NUOVO AL TAR
Crederci sempre, perché in un calcio che vive di ritmi forsennati come quello di oggi può capitare anche che tu riesca a sfruttare l’occasione a 29 anni. È quanto insegna la parabola, o la favola se la volete chiamare così, di Leonardo Mancuso.
Ai tempi in cui le società di calcio sono a caccia più della plusvalenza che del talento, spesso calciatori di età di 25, 26 o 27 anni vengono considerati un po’ attempati per fare investimenti che possano essere ben remunerati (con un plus in bilancio) in futuro. LeoManc, invece, è la dimostrazione che il talento, in questo strano fútbol, conta ancora eccome. Ma soprattutto contano la perseveranza e la voglia di provarci, di scommettere su se stessi anche quando qualcun altro non lo farebbe.
Mancuso lo ha fatto proprio alla soglia dei 25 anni, quando è arrivato a San Benedetto del Tronto dopo una stagione e mezza a Catanzaro (Serie C), dove aveva segnato 5 reti in circa 50 presenze. Con la Samb, però, è iniziato il suo percorso evolutivo che da “semplice” esterno offensivo lo ha portato a diventare un attaccante completo, dotato di un innato senso del gol. Merito del lavoro svolto in campo, sotto le guide di Ottavio Palladini e Stefano Sanderra (avvicendatisi sulla panchina rossoblù in quella stagione), ma anche di una forza mentale temprata con la consapevolezza delle proprie doti tecniche (nei primi anni inesplose anche per qualche infortunio) e con la serenità che gli hanno saputo trasmettere, lontano dagli affetti di casa, hobby come la musica e la pesca.
A suon di gol, 26 in 42 partite con la maglia della Samb, si è laureato capocannoniere di Serie C nel 2016/17. Con qualità come le sue il salto di categoria, dopo il trasferimento al Pescara in Serie B, non è stato un problema: nei due anni in biancazzurro sono arrivati altri 28 centri, col suo tesserino acquistato dalla Juventus, che poi nell’estate 2019 lo ha ceduto all’Empoli per 4,5 milioni di euro. La stessa Juventus che, due anni dopo, Mancuso ha punito col suo primo gol in Serie A, arrivato al termine di un percorso di maturazione segnato anche dai due anni di cadetteria in Toscana in cui ha siglato 33 reti.
All’Allianz Stadium, nella prima serata bianconera del post-Ronaldo, è stato un altro numero 7 ad imporsi e a meritarsi la copertina: Leonardo Mancuso. Un giocatore che alla soglia dei 30 anni ha dimostrato che bisogna crederci sempre, perché anche nel pazzo calcio di oggi non è detto che si debba avere sempre tutto e subito. E la favola di LM7, ora, non sembra certo giunta alla fine.
Daniele Bollettini
Fonte foto: pagina Facebook Empoli FC