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La prima al Riviera contro la grande favorita: ecco la Triestina di Pavanel

La Triestina di mister Pavanel ha sofferto l’uscita in finale playoff a vantaggio del Pisa. La Serie B sfiorata e non raggiunta è il motore che ha spinto gli alabardati durante l’estate. Una forza che si è vista sia nel precampionato, sia nella prima uscita contro il Gubbio.


Non una vittoria netta e rotonda, ma cercata e voluta (al netto dei rispettivi errori difensivi). Col campionato appena iniziato diversi sono i meccanismi ancora da rodare, ma i giuliani poco hanno cambiato nella rosa puntando principalmente alla continuità. Il leit-motiv della Triestina vuole essere proprio questo. Lo si intuisce dalla mastodontica campagna abbonamenti, arrivata a sforare il muro delle 3mila e 500 tessere. Pochi interventi in sede di trattative estive che, tuttavia, hanno portato ad un ulteriore potenziamento della rosa di Pavanel. Arriviamo quindi al tecnico. Il 4-4-2 come credo, poco spazio per l’improvvisazione e tanto, ma tanto, lavoro pratico. In campo il gioco biancorosso non è sempre entusiasmante, ma decisamente funzionale al risultato finale. Il fatto di poter contare su elementi importanti (Costantino e Granoche, tra gli altri) in grado di spostare gli equilibri in caso di stasi fa del club uno dei più imprevedibili tra le big del Girone B.


A San Benedetto torneranno anche a disposizione di Pavanel Formigoni e Lambrughi, rispettivamente difensore (capitano) e centrocampista, elementi di indubbio spessore che forniranno, tra l’altro, ulteriori soluzioni in corso d’opera.

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