La rivoluzione non sostenibile della Coppa, quali indicazioni per Roselli?

LA SAMB ELIMINA IL FANO AI CALCI DI RIGORE: LA CRONACA

ROSELLI: «SONO CONTENTO PER I RAGAZZI»

La gara di Coppa Italia contro il Fano, per quanto poco convincente da parte della Samb, è stata foriera di indicazioni per il proseguo del campionato. Nella formazione titolare Roselli ha cambiato tutto, ma senza in realtà cambiare nulla. Fiducia a Di Pasquale e Biondi, il primo sull’out mancino il secondo al centro della difesa. A centrocampo è tornato Bove in regia con Islamaj all’esordio dal primo minuto. Il problema è stato che il nuovo assetto, camaleontico dal 4-4-2 di base al 4-3-1-2 (da dettame di Roselli), è apparso ancora indigesto. Si parta dal presupposto che solo con un miracolo il tecnico avrebbe potuto trovare la quadratura del cerchio in così poco tempo; comunque, la prima frazione del match di Coppa, per i rossoblù, è stata troppo brutta per essere vera. Il Fano è riuscito a gestire il possesso palleggiando con facilità a fronte di un pressing confuso e poco efficace da parte dei padroni di casa. La reazione, non a caso, è arrivata nella ripresa quando – già dal primo minuto – Roselli ha richiamato tre elementi (Di Pasquale, Islamaj e Signori) per dare spazio a Gemignani, Cecchini e Gelonese. Come lo stesso tecnico ha ribadito in sala stampa, però, “ad ora non c’è il giusto numero di giocatori su cui fare affidamento” un po’ per mancanza forse congenite alla rosa un po’ per gli infortuni di Minnozzi e Di Massimo (oltre ai giovani Brunetti e Panaioli). Indicazioni di cui sicuramente farà tesoro il nuovo allenatore.


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