SAMB, DICHIARATO IL FALLIMENTO
FALLIMENTO SAMB, LE MOTIVAZIONI DEL TRIBUNALE
Mai fallimento fu tanto atteso e benvenuto come quello sancito oggi dal Tribunale di Ascoli dove la giudice Calagna e la Camera di Consiglio hanno seguito un iter ineccepibile prima di giungere alla sentenza odierna. Indubbiamente era nell’aria vista la palese inadempienza in cui versava la disastrata società, non così scontato era invece l’esercizio provvisorio fino al termine della stagione, che in caso di mancata vittoria a Macerata contro il Matelica si chiuderà già domenica, per giungere all’asta con cui il titolo potrebbe essere acquisito da una nuova società. I pretendenti sembrerebbero non mancare visto che il prezzo d’asta, che sarà fissato nei prossimi giorni tramite perizia, non sarà eclatante (presumibilmente tra 400 e 500mila euro) e che il debito sportivo da saldare verrà abbattuto tra fidejussione e svincoli. L’euforia è indubbiamente motivata dal fatto che questa era realmente e concretamente l’unica strada percorribile per sperare nel mantenimento della categoria e soprattutto perché ci si è liberati di un personaggio, che tra false promesse, raggiri e buffi aveva tenuto in scacco un’intera città. Si va così questo cantante stonato ad iscrivere con pieno diritto nella blacklist di coloro, che hanno provato a cancellare il calcio a San Benedetto, ma non ci sono mai riusciti: Venturato nel 1994, Soldini nel 2006, Tormenti nel 2009 e ahimè anche i sambenedettesi Pignotti e Bartolomei nel 2013. Per tre di queste quattro volte la Samb è ripartita dal campionato regionale di Eccellenza, vincendolo subito, e solo in un’occasione è riuscita a conservare la categoria in cui militava (ricordiamo anche che nella sua storia è uno dei non molti sodalizi a non essere stato mai ripescato). Si tratta della vicenda, che in tempi non sospetti avevamo già menzionato ed auspicato per l’esito finale, del 2006. Arrivò nello stesso periodo il fallimento, allora fu l’8 Maggio, mentre l’asta, dopo la storica salvezza raggiunta ai playout contro il Lumezzane il 28 Maggio, fu fissata nella prima settimana di Giugno e vinta alla seconda battuta il 7 Giugno dalla famiglia Tormenti (in lizza c’era anche l’ex presidente dorico Deodati). Come allora commissario (una sorta di presidente ad interim) per l’esercizio provvisorio è stato oggi nominato Franco Zazzetta (assieme a Pulcini e all’avvocato Voltattorni), che ha già gestito efficacemente la stessa situazione anche ad Ascoli tra il 2013 e il 2014. In attesa di dipanare la matassa verso l’asta e di farlo auspicabilmente in tempi brevi intanto possiamo dire che la Samb è ancora viva e che sicuramente, come già fatto nei giorni scorsi, assisteremo ora ad una mobilitazione collettiva per affiancarla e sostenerla più che mai moralmente, umanamente ed economicamente. Per quanto riguarda invece chi ci ha fatto del male, molto male, lasciamolo cuocere nel suo brodo, in attesa del pronunciamento della magistratura sul suo operato, che non sarà a breve (Soldini fu condannato nel 2013), e soprattutto, per dirla alla Dante, non ci curiam di lui ma guardiamo e passiamo.
Alessio Perotti