La Lega Pro alza un grido d’allarme in vista della prossima stagione e lo fa utilizzando le parole del presidente Francesco Ghirelli. L’argomento è quello della defiscalizzazione, che era stata richiesta dalla Lega negli ultimi mesi al Governo. «In questi mesi abbiamo lavorato assieme al Governo, in silenzio e con rispetto, affinché fosse inserito nel decreto crescita un provvedimento a favore del calcio dei Comuni d’Italia – ha detto Ghirelli all’Ansa -. La defiscalizzazione, che chiediamo per i club di Serie C, serve per creare strutture, formazione, presidio territoriale per i giovani. Non un euro nelle tasche, ma investimenti che produrranno interventi in infrastrutture che attireranno capitali (a partire da quelli dei proprietari dei club) e questo consentirà ai club di innovare, creando luoghi per la formazione di giovani calciatori, quindi dare opportunità per l’avvio di una politica economico-finanziaria virtuosa che consenta di patrimonializzare. Evidenzio come le risorse che il fisco darà all’inizio serviranno a mettere in moto un volano di investimenti che poi torneranno al fisco stesso al termine o durante l’investimento. La risposta non c’è. Sembra non importare nulla a nessuno». Di fronte al no del Governo, dunque, ecco la delusione del presidente della Lega Pro: «Ne prendo atto: 300 mila tifosi nei Playoff, la rivoluzione nelle norme d’iscrizione, gli interventi di adeguamento negli stadi; via i banditi dalle proprietà; investimenti per i giovani; interventi per togliere i ragazzi dalle strade. Non interessa sostenere questo? Da oggi siamo in stato di agitazione, nella prossima assemblea dei presidenti se ne discuterà: non so se inizierà il campionato».