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L’Angolo del Narrante – L’Aquilone dei Sogni

Fonte foto: Sonia Micucci

In questo spazio della Gazzetta troverete una nuova rubrica curata in collaborazione con Il Narrante (QUI la pagina Facebook). Uno spazio dove potrete scoprire o approfondire curiosità storiche che appartengono alla città di San Benedetto del Tronto. L’Angolo del Narrante vuole accompagnarvi fuori dal mondo del calcio e dello sport per provare a condurvi, con leggerezza, nel ricco giardino della cultura sambenedettese. Una lente di ingrandimento su personaggi, eventi e luoghi del passato che hanno lasciato un segno nella storia di San Benedetto.

L’AQUILONE DEI SOGNI

Inaugurato nell’agosto del 1995, il negozio di giocattoli L’Aquilone è stato un luogo magico, dall’atmosfera sognante e ricco di bellezze ludiche capaci di illuminare gli occhi di grandi e piccoli.  Un paradiso, situato nell’area sud della città di San Benedetto del Tronto in prossimità dell’incrocio tra Via Voltattorni e Via Togliatti, che possiede il potere di esaudire qualsiasi desiderio. Al suo ingresso ci si trova immediatamente al cospetto di una miriade di giochi, oggetti da collezione, peluche giganti e tantissimo altro. Il negozio non è molto grande, ma gli sguardi dei suoi visitatori vengono attratti continuamente dalle bellezze ordinatamente poggiate sugli appositi scaffali dai gentili e appassionati padroni di casa.

All’Aquilone è possibile entrare nel mondo del Far West targato LEGO, diventare un pilota delle fantastiche Mini 4WD, entrare nella calda casa delle bambole o restare intrappolati nel pianeta Nintendo. In quel fantastico mondo vivono anche i pupazzi dei vari supereroi del momento, da Batman alle Tartarughe Ninja. Ma l’Aquilone libera anche i desideri dei più grandi, di quei genitori che accompagnano i propri figli con la scusa di farsi un piccolo regalo. Sono gli anni in cui in molti amano divertirsi con gli aquiloni, con i giochi da tavolo o desiderano semplicemente sentirsi per un solo istante ancora fanciulli. L’Aquilone smette di volare nel febbraio del 2010 ma, grazie alla sua unicità, alla gentilezza dei suoi proprietari e al loro amore verso quel tipo di lavoro, il suo ricordo non verrà mai cancellato.

[Si ringrazia Sonia Micucci per la cortese e preziosa collaborazione. Fonte foto: Sonia Micucci].

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