Le verità di Capuano: «Ho chiesto scusa a Fedeli, qualcuno si nascose dietro di lui»

Ormai è passato un anno, ma prendendo un caffè in qualche bar, anche in quello solitamente frequentato dal tecnico, non di rado si sentono rimpianti per quei playoff persi con la guida di Moriero. Nel calcio, dopo il triplice fischio, è sempre facile vincere, ma come sarebbe andata col tecnico di Salerno nessuno può saperlo.


Il fatto certo, però, è che fino a qualche mese fa si andava ancora giù di frecciate, da una parte e dall’altra, frutto di una serie di incompresioni anche dovute al fatto che Capuano e Fedeli fossero stati messi in contatto solo una manciata di volte, senza mai, in verità, incontrarsi e potersi confrontare. Ma questo fa ormai parte del passato.


«Quella di San Benedetto – racconta ai colleghi di TMW.com è la ferita che sanguina di più. Avevo creato, attraverso giocatori e staff, qualcosa di stupendo. La classifica ci vedeva al secondo posto, negli ultimi 30 anni sono stato l’allenatore che ha ottenuto il piazzamento migliore. È una piazza che vive di calcio, lo respiri per strada e trovi grosse motivazioni. Purtroppo dopo un anno ho saputo determinate cose, ma sono pronto a chiedere scusa al presidente Fedeli perché sono stato raggirato. Ora so perché sono stato esonerato. Ho 53 anni e sono un uomo di principi illimitati, la verità morirà con me. Chiedo ancora scusa a Fedeli per qualche battuta che ho fatto, il troppo amore per quella creatura mi ha portato a non valutare con oggettività le situazioni. Saremmo andati in serie B, ne sono certo. Purtroppo qualcuno si è nascosto dietro la grande personalità del presidente e della sua famiglia».

Un disgelo, appunto, quello con il presidente Fedeli, che tuttavia cela dei retroscena, ma Capuano “uomo dai princìpi illimitati” li porterà con se.

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