Il protocollo sanitario, così come è stato pensato finora, non può essere messo in pratica dalle società di Serie C. Questo messaggio è stato ribadito più volte negli ambienti della Lega Pro, in ultima istanza nell’assemblea dei club che si è tenuta giovedì 7 maggio in videoconferenza tra i rappresentanti dei 60 club professionistici e i vertici della Lega Pro stessa. «Un punto interessante che è venuto fuori nel corso dell’assemblea riguarda lo studio fatto da una società specializzata che, su richiesta della Lega Pro, ha analizzato i costi di applicazione del protocollo sanitario, così come era stato pensato: si stima una cifra che va dai 90 ai 150mila euro solo per completare l’attuale stagione – ha detto al riguardo il segretario amministrativo della Samb Giancarlo Palma –. A questo poi vanno aggiunti i costi della gestione ordinaria». Numeri troppo grandi per la gran parte delle società di terza serie, senza considerare che anche a livello logistico il protocollo sarebbe di difficile attuazione.