Teramo-Samb 1-2, LA CRONACA: La doppietta di Guadalupi manda la Samb in Serie C!

TERAMO-SAMB 1-2
di Daniele Bollettini
MARCATORI: 30’pt e 9’st Guadalupi, 33’pt N. Touré.
LE FORMAZIONI

TERAMO (3-4-2-1): Torregiani (’07); Menna (’04) [41’st D’Amore (’05)], Cangemi, Brugarello (’05); Cum (30’st D’Egidio), Messori (18’st Esposito), Angiulli, Pietrantonio; Pavone (22’st Galesio), N. Touré, Chiarella (’04). A disp. Di Giorgio, Pepe, Ouali, Buccione, Napolitano. All. Pomante.
SAMB (4-2-3-1): Orsini (’06); Zini, Pezzola, Gennari, Paolini; M. Touré (’05), Guadalupi (39’st Lulli); Kerjota (32’st D’Eramo), Sbaffo (17’st Moretti), Chiatante (’04) [43’st Zoboletti (’05)]; Eusepi. A disp. Semprini, Orfano, Fabbrini, Battista, Tataranni. All. Palladini.
ARBITRO: Andrea Giordani di Aprilia (De Tommaso-Giovanardi).
ESPULSI: 45’st due componenti della panchina del Teramo.
AMMONITI: 36’ Pavone, 42’pt Zini, 18’st Gennari, 44’st D’Eramo, 47’st Battista, 52’st Moretti.
FUORIGIOCO: 2-2.
ANGOLI: 7-2.
NOTE: Teramo in maglia a strisce biancorosse, pantaloncini e calzettoni rossi; Samb in maglia rossoblù, pantaloncini e calzettoni blu. Temperatura di 18°C, cielo coperto. Terreno di gioco sintetico, in ottime condizioni. Presenti circa 4.200 spettatori, di cui 130 nel settore ospiti.

TERAMO – La Samb è in Serie C. Arriva al termine di una partita sofferta, soffertissima, la vittoria più importante di questo splendido campionato: quella che permette di festeggiare con tre giornate d’anticipo la promozione tra i professionisti. Al Bonolis è decisiva una fantasmagorica doppietta di Guadalupi, inframezzata dal pareggio Nouhan Touré e contornata da mille emozioni, vissute anche a distanza dal popolo sambenedettese sofferente davanti al maxischermo allestito nell’area dell’ex galoppatoio.

La gara più attesa del campionato si disputa, nonostante i numerosi divieti per i tifosi ospiti (presenti comunque in 130 unità) davanti a più di 4.000 spettatori. Il Teramo, chiamato a vincere per tenere aperto il discorso primo posto, si schiera con un 3-4-2-1 che vede in Chiarella il punto di riferimento avanzato; Palladini risponde con il 4-2-3-1 che vede il ritorno tra i titolari di Sbaffo, alle spalle di Eusepi. I padroni di casa vogliono subito mettere pressione e, ad una manciata di secondi dal fischio d’inizio, cercano già la via del gol con Nouhan Touré, cui Angiulli spalanca la porta di Orsini con un bel tracciante rasoterra: la conclusione del guineano termina sull’esterno della rete. All’8’ sono ancora i biancorossi a farsi vedere in area avversaria con Messori ma anche in questa circostanza Orsini non viene impegnato. Il primo tentativo sambenedettese arriva sugli sviluppi di un calcio piazzato, con Gennari che ci prova di prima intenzione dopo una respinta corta ma senza precisione. La truppa di Palladini gestisce per larghi tratti il possesso del pallone, ma la circolazione è più compassata rispetto a quella degli avversari. Al 14’ è reattivo Orsini nel distendersi alla sua sinistra, per deviare in angolo un tiro potente e preciso di Pavone dai venti metri. A metà frazione occasione colossale per il Teramo: un rimpallo in area di rigore favorisce Chiarella, il cui tirocross dalla sinistra viene raccolto da Cum, che si trova a calciare un rigore in movimento da posizione ancor più ravvicinata, ma uno dei tre ex rossoblù (Angiulli e Pepe gli altri) spara direttamente sulla traversa. È la prima sliding door della gara, perché pochi secondi più tardi si accende Kerjota e la Samb trova il vantaggio con una prodezza di Guadalupi: Sambah salta di netto il diretto avversario sulla destra e crossa bene, la difesa di casa respinge corto e Guadalupi ha tempo per coordinarsi col sinistro (suo piede “debole”) e per incrociare con un tiro di prima intenzione che non lascia possibilità di intervento a Torregiani. 30’ e Samb avanti 1-0, per la gioia dei 130 rossoblù nel settore ospiti del Bonolis (col presidente Vittorio Massi in mezzo a loro) e dei 1000 e passa che soffrono davanti al maxischermo all’ex galoppatoio di San Benedetto. L’esultanza, però, dura poco perché il Teramo ristabilisce l’equilibrio già al 33’, con un’inzuccata di Touré su calcio di punizione: nulla da fare per Orsini, che invece qualche minuto più tardi è bravo ad opporsi ad un tentativo a giro di Pavone. Palladini nota la difficoltà dei suoi, soprattutto sulla fascia destra (Zini, in netta difficoltà, viene anche ammonito) e passa alla difesa a tre, accentrando Zini e spostando sull’esterno destro Chiatante; davanti restano Kerjota, Eusepi e Sbaffo.

Con questa situazione si va al riposo e si riprende, senza cambi. La capolista si assesta, concede il possesso al Teramo con l’intento di farsi trovare più pronta in caso di transizione e, anzi, essere lei ad approfittarne. È proprio questo che accade al 9’ quando da una transizione di Kerjota stoppata dai locali il pallone arriva a Guadalupi, che riesce a combinare qualcosa di ancor più bello rispetto al primo tempo: scambio splendido con Eusepi (grande sponda di prima, spalle alla porta) e tiro di prima (sempre di sinistro!) che va quasi sotto l’incrocio alla destra dell’incolpevole Torregiani. La Samb è di nuovo avanti: 2-1. I padroni di casa cercano di ricomporsi, ma stavolta sembrano incassare il colpo in maniera più pesante sul piano mentale. Al 16’ gli ospiti vanno anche vicini al 3-1: calcio d’angolo del solito Guadalupi, traiettoria perfetta su cui impatta Gennari e palla sulla traversa, la stessa colpita nel primo tempo da Cum. È il momento dei cambi: Pomante inizia necessariamente a sbilanciarsi con gli ingressi di Esposito e Galesio, Palladini prova ad aggiungere un po’ di “gamba” con Moretti per un inconcludente Sbaffo. Col passare dei minuti, comunque, i ritmi calano e questo ad elevato gradimento per i rossoblù, che fronteggiano il pressing teramano in maniera sempre più lucida. La forza della disperazione porta il Diavolo a guadagnare inevitabilmente metri, ma Gennari e compagni resistono; su un tiro di Chiarella al 41’ e su un colpo di testa di Galesio poco più tardi si infrangono le ultime speranze biancorosse e – al termine di sei soffertissimi minuti di recupero – la Samb può festeggiare la vittoria numero 20 in campionato, quella che vale il ritorno in Serie C con tre giornate d’anticipo. C risiamo!

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