Il capitano del Parma fa sapere che non rispetterà il rituale previsto dall’iniziativa “Non c’è partita senza avversario”. Gli risponde Rozzio: «Parole che devono caricarci»…
Come preventivabile sta facendo parecchio rumore quanto detto da Alessandro Lucarelli in merito alla sua adesione all'iniziativa "Non c'è partita senza avversario". Il capitano del Parma ha ammesso che non scenderà in campo con la divisa della Reggiana in occasione del derby di domenica al Tardini.
LE PAROLE – L’esperto difensore gialloblù ha ammeso tramite alcune interviste riportate anche dal sito ufficiale dei ducali: «Non scenderò in campo con la maglia della Reggiana. È una questione di rispetto nei confronti dei nostri tifosi. Piuttosto lascio la fascia a qualcun altro». Questo il succo del discorso, particolarmente apprezzato dai supporters parmigiani vista l’accesa rivalità con gli avversari. La boutade di Lucarelli non intacca il morale degli avversari ma, anzi, carica di ancor più elettricità il confronto, come spiega il difensore granata Rozzio al sito ufficiale della Reggiana: «È un bene che abbia fatto questa uscita: le sua parole devono darci una carica ancora maggiore, ferirci nell’animo e spingerci a dare il massimo per i nostri tifosi che al Tardini saranno tantissimi». La Reggiana è certa del quinto posto e giocherebbe con la mente molto più sgombra rispetto ai padroni di casa costretti a vincere sperando che la Samb, al Riviera delle Palme, renda la vita dura al Pordenone. Non manca il commento di Gravina, presidente di Lega Pro, affidato alle colonne de Il Messaggero: «Dispiace che un giocatore della sua esperienza non comprenda l’idea di una rivoluzione culturale che noi dobbiamo lanciare nel mondo del calcio. Ci sono valori che non devono essere dimenticati perché ci riempiono di responsabilità. Quando si è uomini di riferimento, come il capitano del Parma, bisogna stare attenti a lanciare messaggi di questo tipo. Rispetto la sua scelta, ma non la condivido».
NON C’È PARTITA SENZA AVVERSARIO – 'Accolta con grande entusiasmo e partecipazione la campagna contro la violenza nei confronti dei calciatori “Non c’è partita senza avversario”, promossa dall'Associazione Calciatori e condivisa dalla Lega Pro. Su tutti i campi della Lega Pro, nel corso delle gare del weekend, i capitani delle due squadre sono entrati sul rettangolo di gioco indossando la maglia della formazione avversaria. Allo scambio dei gagliardetti è seguito lo scambio della maglia. Un atto simbolico per ribadire con forza il no alla violenza, per far capire che i calciatori si sentono parte della stessa squadra, quella che ama il calcio. L’iniziativa continuerà fino al termine del campionato' riporta il comunicato AIC che fa seguito gli episodi di violenza risalenti a qualche mese fa.
Domenico del Zompo