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Fresco: «Presidente-allenatore? Più impegno e pressione»


Presidente e allenatore nella stessa persona, un connubio che non suonerà poi tanto strano ai tifosi della Samb. Già perché il patron rossoblù Franco Fedeli, in tutte le sue esperienze calcistiche, non si è mai tirato indietro quando ha dovuto dire la sua sul lavoro dei suoi tecnici, invadendo non di rado il campo altrui. Chi può permettersi questo è invece Luigi Fresco, che da più di trent’anni è massimo dirigente e allenatore della Virtus Verona. «La difficoltà più grande del doppio ruolo? Direi la mole di lavoro, perché una situazione simile richiede il doppio dell’impegno – ha detto nel corso della conferenza stampa dopo il pareggio con la Samb –. Se le cose vanno male, poi, la pressione si avverte ancora di più». Lo stesso Fresco ha poi spiegato il modello Virtus: «Io sono fortunato perché la nostra gestione della società è collegiale: ci sono tante figure minori affianco alla mia che contribuiscono in maniera importante e che garantiscono continuità. Per questo io sono allenatore da ormai 37 anni, record italiano e terzo posto nella classifica all time mondiale, e il nostro direttore sportivo è al suo posto da più di venti».

Redazione


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