Luigi Vesperini ha compiuto una delle maggiori imprese che un maratoneta possa mai sognare nel corso della sua attività agonistica, portando a termine le sei maratone comprese nell’Abbott World Marathon Majors, l’ultima delle quali corsa a inizio ottobre a Chicago. Con il risultato colto negli States ha ricevuto, nel corso della premiazione, anche lo speciale “collare” che va a coloro che hanno portato a termine le maratone comprese in questo particolare raggruppamento di competizioni, cioè Tokyo, Londra, Berlino, Boston, New York e, appunto, Chicago. «Non è stata la mia migliore prestazione – dice – ma il freddo e la pioggia hanno reso difficilissimo gareggiare e alla fine un po’ corricchiando e un po’ camminando sono giunto al traguardo, che era il mio obiettivo unico».
Il runner sambenedettese, 66 anni, pensionato dopo una vita lavorativa spesa nel mondo delle rappresentanze, ha sempre avuto questo hobby fin da giovane, ma solo da una dozzina di anni ha iniziato a correre in modo organizzato tesserandosi per l’Avis Atletica San Benedetto del presidente Domenico Piunti. «Prima ero un appassionato di go kart – confessa Vesperini – anche se da ragazzo correvo con buoni risultati le corse campestri, ma poi un caro amico, Gino Capretti, mi convinse a tesserarmi e da allora non ho più mollato, affascinato anche dall’idea di andare a correre le grandi maratone internazionali». Da allora di strada ne ha fatta in ogni senso, visto che ha già tagliato il traguardo delle seicento gare portate a termine, tra maratone, mezze maratone e altre competizioni similari come la Ascoli-San Benedetto, corsa quattro volte. «In Italia – prosegue l’atleta rivierasco – ho corso sette volte a Firenze, quattro a Venezia e a Roma e una a Rimini e a Carpi, dove stabilii, a sessant’anni, il mio record personale che è di 3h27”». La sua stagione però non è ancora terminata visto che, anche se la forma fisica non è più ottimale, domenica 11 novembre correrà ad Atene sullo storico tracciato che ricalca quello, secondo la leggenda, percorso nel 490 a.C. da Fidippide per annunciare la vittoria Ateniese sui Persiani nella battaglia di Maratona. In Grecia Vesperini sarà accompagnato dalla figlia Rosy, mentre la moglie Giulietta li attenderà a casa. «In famiglia – racconta – mi dicono che sono matto, visto il trasporto che metto in questo sport, ma per me è una passione che mi fa stare bene». Vesperini corre ogni gara con la casacca dell’Avis San Benedetto, è allenato da Michele Orefice e viene curato dal fisioterapista Franco Farina.