La società virgiliana, che domani accoglierà la Samb per il ritorno in campo dopo la pausa invernale, ha più di un problema sul rettangolo verde e fuori. Situazione difficile per i tifosi biancorossi…
SOCIETÀ – Andiamo con ordine. In diverse occasioni si è parlato, marginalmente per quanto riguarda gli interessi rossoblù, della situazione in casa Mantova. I virgiliani non stanno vivendo momenti sereni frutto di una cessione delle quote che va avanti da diverso tempo. L’attenzione dei media, ma in particolare dei tifosi, è stata rimbalzata tra gruppi e cordate, come sempre succede in questi casi, dalla cessione ad un fantomatico fondo arabo ad un nuovo interessamento di Luciano Moggi (che, pur inibito, era stato contattato nella scorsa stagione e aveva fatto arrivare a Mantova uno stretto collaboratore, salvo poi rinunciare alla trattativa). La questione è strettamente economica: la società deve reperire quasi due milioni di euro per sostenere il club fino alla fine della stagione. Le cordate che attualmente reggono il 100 percento sono rappresentate dal presidente Musso e dall’azionista di maggioranza Di Loretto, insieme ad altri piccoli azionisti. Una trattativa era stata intavolata con un imprenditore bresciano, Alberto Ruggeri, che già aveva bussato al Pisa dopo la promozione in B insieme ad un rappresentante del fondo arabo. Gli stessi, poi, si sono resi protagonisti del tentativo di entrare a far parte dell’organigramma del club virgiliano, anche se Pablo Dana, esponente per conto degli arabi, sembra essersi defilato. Intanto, stamattina, sembra che un hacker (o a farne un discorso meno in stile 007, qualcuno in possesso della password), abbia effettuato un accesso sulla pagina Twitter del Mantova postando una immagine che riporta la scritta: “I romani non li vogliamo” con la preghiera di massima diffusione da parte di tifosi e organi di stampa. I romani? Si, la cordata romana composta da De Sanctis, Folgori e Barberis hanno già avuto la gestione del club biancorosso in estate e hanno lasciato poco prima dell’inverno. Ciliegina sulla torta, indigesta per i tifosi biancorossi, sono i 350mila euro che devono essere reperiti entro e non oltre la fine di gennaio per garantirsi una nuova fideiussione in sostituzione di quella avallata dalla Gable Insurance, società fallita di recente, pena due punti di penalizzazione in classifica.
MERCATO – Quando la società vive un momento di stallo è logico mettere un freno ai movimenti in entrata ed in uscita. Così non è per il Mantova che in uscita ha registrato il talentuso regista Zammarini (finito al Pisa alla corte di Rino Gattuso), in difesa le perdite sono piuttosto rilevanti con i saluti di Romeo, Carini e Menini. L’unica entrata è quella di Daniele Donnarumma, giovane esterno mancino difensivo. Altri nomi in entrata, circolati nel corso dei primi giorni del calciomercato, erano quelli di Pederzoli, Ricci ed Evacuo, ma la situazione di stallo a livello societario ha bloccato, di fatto, i trasferimenti più onerosi.
Domenico del Zompo