Mantova-Samb 1-1, IL COMMENTO | Credere nella programmazione


Quella che si è conclusa a Mantova è stata una settimana davvero particolare per la Samb, apertasi con le dimissioni di Mauro Zironelli e terminata col deludente pareggio del Martelli che ha aperto il Montero-bis. Il ritorno in sella del tecnico uruguaiano è l’ennesimo cambio di una gestione sportiva che finora non è stata sicuramente semplice per Domenico Serafino. L’annata iniziata con le conferme dello stesso Montero e del d.s. Fusco, infatti, è stata segnata dalla cacciata di entrambi ad inizio stagione (anche se in momenti diversi) e da quella di Stefano Colantuono. Separazioni, soprattutto le ultime, dovute a divergenze di vedute e a rapporti che probabilmente si erano incrinati col passare delle settimane. Lo stesso, probabilmente, è accaduto con Zironelli, le cui dimissioni sono state provocate forse più da aspetti extra-campo (basti pensare al le dichiarazioni a tema calciomercato) che dagli scarsi risultati ottenuti contro Fermana e Fano. Si è arrivati così all’inizio del Montero-bis. Arrivando a fine stagione il “Pigna” ha la possibilità di raggiungere le 50 panchine ufficiali con la Samb, un traguardo non di poco conto. In questo lungo rush finale di campionato, però, al di là della legittima ambizione di presentarsi all’appuntamento play off in una discreta posizione, sarà di fondamentale importanza programmare il futuro della Samb. La lungimiranza del progetto Serafino è stata testimoniata a più riprese sul fronte strutturale, con investimenti di ampio respiro come quello per il manto del Riviera delle Palme e la realizzazione del Samba Village (per cui si sta pensando di ripetere il rifacimento del terreno di gioco come avvenuto nel Tempio del Tifo). Anche sul fronte del settore giovanile (tornato a pieno regime da qualche giorno) si sta lavorando con innesti come quello di Sergio Zanetti, fratello dell’interista Javier e profilo di grande esperienza nel campo dei giovani. Investimenti, in termini di strutture e di personale, fatti da Serafino con la fermezza di chi crede nelle scelte che fa. Fermezza che deve esserci ora anche sul fronte tecnico, dove pure ci sono già segnali positivi come le conferme di Enrici, Di Pasquale e Angiulli (per entrambi contratto fino al 2023). Se c’è fiducia è giusto che Serafino creda ed investa sul neo direttore Improta e su Montero per far sì che questo finale di stagione serva – al di là della lotteria dei play off – a gettare le basi per un futuro sempre più ambizioso.

Daniele Bollettini


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