PAOLO MONTERO (all. Samb): «Non c’è bisogno di conoscere il calcio per capire che quando il Mantova è rimasto in nove, a noi è arrivata l’ansia di provare a vincere in tutti i modi la partita e non siamo stati più capaci di far girare il pallone, come avevamo fatto in undici. Ma quell’ansia lì, io la voglio leggere in modo positivo, perché i ragazzi hanno cercato il trionfo, anche se questo aspetto va corretto. Il rigore per il Mantova? Sinceramente non mi sono reso conto, ma non ho mai valutato una scelta arbitrale durante mia carriera e mi rendo conto che dobbiamo avere rispetto per i ruoli, altrimenti è tutta un’ipocrisia. Lescano isolato davanti? Nel primo tempo no, poi nel secondo abbiamo messo Padovan per avere più presenza in area, perché essendo in superiorità ce la siamo rischiata per provare a vincere. Il neo acquisto Fazzi può far bene come centrocampista di fascia? Ha giocato come terzino, come quinto e in allenamento lo abbiamo provato mezzala: è un ragazzo intelligente, ha qualità, e come Lombardo e Padovan possono svolgere diversi ruoli. I cambi? Con gli ingressi di Scrugli e Liporace volevamo avere più ampiezza, anche se non sempre siamo riusciti a raggiungere Botta, Lescano e Padovan. Aldilà del risultato, che io interpreto come una sconfitta, ho visto tanta qualità nell’esordio di Ivan Rossi, e anche De Ciancio ha fatto bene. Sono contento perché c’è concorrenza tra i giocatori e questo alza il livello. Forse si può criticare il gioco, ma non l’atteggiamento della squadra (la famosa “actitud”)».
