Il tema stipendi agita molte discussioni in questo periodo di emergenza Coronavirus. In più di una circostanza, però, si è fatto presente come tra gli atleti di Serie A e Serie B o – a maggior ragione – tra quelli di Serie A e Serie B e i colleghi di Serie C ci siano differenze enormi che non possono essere messe sullo stesso piano in sede di contrattazione. Di questo avviso è anche Paolo Montero.
«Se a me calciatore di Serie A il club chiedesse di togliere parte dello stipendio per aiutare un collega di Serie C in difficoltà allora lo farei volentieri, ma altrimenti bisognerebbe valutare, perché se hai preso i diritti tv non dovresti chiedermi di tagliarmi lo stipendio – ha detto l’allenatore della Samb intervistato da tuttomercatoweb.com –. E poi faccio un esempio: i nostri calciatori non fanno lavoro tattico con me, ma ogni giorno si allenano da casa con il preparatore in video e quindi continuano a lavorare. I calciatori di Serie C non possono permettersi di abbassarsi lo stipendio, è tutto diverso. A San Benedetto abbiamo tanti calciatori in prestito e in scadenza di contratto, penso a loro. Noi comunque siamo fortunati: abbiamo un presidente che ha sempre fatto fronte ai suoi impegni e rispettato la parola data. Fino a giugno tutti gli impegni verranno rispettati».