MONTICELLI-PORTO D’ASCOLI 0-0
MONTICELLI: Melillo, Aliffi, Tazi, Bellamacina (31’st Bruni A.), Cotroneo, Mechetti, Vallorani, Cesca, Mastrojanni, Del Giglio (26’st Gesuè), Capriotti (39’st Bruni R.). A disp. Orsini, Fioravanti, Iziegbe, Manca, Sale, Cocci. All. Luigi Zaini.
PORTO D’ASCOLI: Di Nardo, Alighieri (1’st Verdesi), Lanzano, Gabrielli, Manoni, Sensi, Leopardi, Rossi, Liberati, Gaeta, Nespeca (8’st Valentini). A disp. Verissimo, Tassotti, Romagnoli, Schiavi, D’Alo’, Gagliardi. All. Sante Alfonsi.
ARBITRO: Leonardo Salvatori di Macerata (Pagliari-Caporaletti).
NOTE. Osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa dell’ex calciatore del Porto d’Ascoli Stefano Prosperi. Spettatori: 100 circa; ammoniti: Mechetti, Cotroneo, Leopardi; angoli: 5-7; recupero: 2’+4′.
Termina 0-0 la sfida tra Monticelli e Porto d’Ascoli, una gara davvero povera di emozioni col il bel gioco che è veramente latitato. Un pari sostanzialmente giusto che permette ad entrambe le formazioni di continuare le loro serie positive. Doppio infortunio tra le fila dei biancocelesti rivieraschi capitato ai giovani Alighieri (colpo vicino all’occhio) e Nespeca (botta al ginocchio), entrambi trasportati all’ospedale. Nelle prossime ore si sapranno le condizioni fisiche.
La cronaca parte al 3′ con un tiro di Vallorani che Di Nardo para facilmente. Risponde il Porto d’Ascoli con Rossi ma Melillo è attento. Al 19′ grande occasione per Sensi che supera in palleggio un avversario ma al momento del tiro Melillo esce e blocca la sfera. Un minuto dopo il Monticelli ha una doppia chance prima con Vallorani e poi con Cotroneo ma in entrambe le occasioni Di Nardo è bravissimo a dire no.
Al 38′ bella parata di Melillo su tiro di Liberati. Ad inizio ripresa è ancora il portiere ascolano ad ergersi a protagonista: corre il 5′ quando il giovane Verdesi tira in diagonale, Melillo non trattiene, sul pallone si avventa Nespeca che, però, viene anticipato dal difensore. Al 19′ è Rossi a provarci due volte ma sulla seconda conclusione trova ancora Melillo a dire no. E’ in pratica l’ultima vera emozione di una gara che non verrà ricordata come tra le più spettacolari.
