Non è (mai) il momento di screditare il lavoro degli altri


Sono tempi a dir poco difficili quelli che ci troviamo a vivere: lo sono in varie situazioni, non ultima quella sportiva con la disastrata Samb. Purtroppo però a San Benedetto del Tronto sembra che a volte ci si metta d’impegno per complicarsi la vita da soli, o per farsi inutili battaglie.

In questi mesi ci è capitato di leggere più volte attacchi provenienti da una testata giornalistica nei confronti di un collega, Luca Bassotti del Corriere Adriatico, da cui, se proprio non si volesse prendere esempio (è sacrosanto che ognuno ragioni con la sua testa e voglia perorare le proprie idee), bisognerebbe quantomeno riconoscerne alcuni meriti, che riteniamo indiscutibili: professionalità e credibilità.

Da anni con Luca, oltre a condividere il “gabbiotto” del Riviera delle Palme, viviamo i viaggi in trasferta per seguire in ogni dove, anche nei periodi più complicati come quelli dell’emergenza sanitaria, la Samb e raccontarne gli avvenimenti stando sul posto. Limitandoci a parlare degli ultimi mesi gli riconosciamo il merito (che da appassionati di Samb avremmo tutti voluto evitare) di essere stato tra i primi a sollevare il polverone stipendi.

Mesi in cui spesso lo stesso collega è stato additato delle più svariate critiche. Screditare il lavoro degli altri, però, non è mai rientrato nelle nostre corde. Noi della Gazzetta, nel nostro PICCOLO, abbiamo sempre cercato di attribuire il giusto peso a chi, in un contesto complicato come quello odierno e in un ambito sempre adito a critiche (interne ed esterne) come quello giornalistico, è animato dalle nostre stesse passioni. Difficilmente ci vedrete bacchettare altri colleghi, perché siamo convinti di essere noi stessi i primi a dover migliorare, in molte cose. E da persone come Luca Bassotti, così come da tante altre, pensiamo che ci sia più da imparare che da criticare.

Daniele Bollettini


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