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Non solo i 25.000 euro: ora Serafino deve trovare i soldi anche per le spese correnti (stipendi compresi)


IL COMUNICATO DI DIPENDENTI E COLLABORATORI DELLA SAMB


La richiesta di concordato preventivo che è stata accettata dal Tribunale di Ascoli Piceno è legata a diverse condizioni e, per la Samb di Domenico Serafino, potrebbe non essere facile rispettarle. Tra le “riserve” che sono state espresse nel decreto dello scorso 16 aprile, infatti, non è previsto soltanto che la società di viale dello Sport presenti costantemente un quadro finanziario aggiornato ai due commissari giudiziali, ma anche una immissione di liquidità che va oltre i 25.000 euro da depositare per le spese relative al compenso dei due commissari e alle spese varie per la procedura. La Samb, infatti, dovrà farsi carico delle spese correnti, compresi gli stipendi a partire dal 16 aprile. Il tutto, naturalmente, sarà sotto la stretta vigilanza del Tribunale che in caso di inottemperanza di queste disposizioni potrebbe dichiarare inammissibile la richiesta di concordato presentata dalla società e attivare la procedura per dichiararne il fallimento.

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