MONTERO: «HO SEMPRE CREDUTO IN QUESTI RAGAZZI»
SERAFINO: «CE LA POSSIAMO GIOCARE CON TUTTI»
Evita di bissare il suo record negativo di quattro sconfitte consecutive Montero sulla panchina della Samb, come era successo nella scorsa stagione contro Virtus Verona, Padova, Vicenza e Reggiana (dove sfortunatamente aveva esordito proprio Fusco, oggi tra i protagonisti), queste ultime due poi promosse. Stavolta dopo i bruttissimi scivoloni contro Imolese, Modena e Sudtirol, di cui le ultime due in lotta per la promozione diretta, l’emorragia di punti si è bloccata nell’appuntamento più difficile, quello al Curi di Perugia, dove la Samb non prendeva punti praticamente da 30 anni, ovvero dallo 0-0 con Rumignani della stagione di Serie C1 girone B 1991/92. È stato così emulato l’unico 1-1 nel capoluogo umbro, quello del 1984/85 quando in Serie B a segnare fu lo straordinario Stefano Borgonovo, nonché il punteggio dell’andata, quando in vantaggio erano andati i rossoblù con Botta su rigore, poi raggiunti dall’ex Melchiorri. E alla fine la Samb avrebbe anche potuto espugnare il Curi con le pericolose conclusioni di Goicoechea ed Angiulli a testimonianza di una squadra che con alcune novità rispetto alla debacle di sabato scorso (su tutte ovviamente quella di Botta) sembra aver recuperato un minimo di vitalità e dignità. Con questo 1-1 (secondo punto del Montero-bis dopo lo stesso punteggio di Mantova) il ruolino esterno ha superato quello casalingo (20 punti contro 19) e nella prossima sfida al Riviera contro l’Arezzo si dovrà cercare in tutti i modi di tornare a quella vittoria, che manca dall’impresa di Gubbio, ovvero da 7 giornate. Anche perché, come chiaramente espresso da Montero alla vigilia di questa trasferta, visto che l’obiettivo principale è diventato la salvezza (anche per via della possibile penalizzazione in arrivo per il ritardo nel pagamento degli stipendi di febbraio), si tratta a questo punto di uno “scontro diretto”, a cui ne seguiranno altri tre contro Vis Pesaro, Ravenna e Legnago. E venendo appunto al fronte societario, l’incrocio tra Perugia e Samb inevitabilmente rievoca i presidenti in comune avuti in passato dai due sodalizi, Gaucci e Fedeli. Sono stati i più longevi da noi dopo il presidentissimo Zoboletti (cinque anni per Fedeli, quattro per Gaucci alla pari di Venturato), raccogliendo, oltre alle inevitabili polemiche e critiche, anche ottimi risultati sportivi: doppia promozione per Gaucci dalla D alla C1, passando per la C2, e poi Serie B sfiorata, ritorno tra i professionisti con Fedeli e poi quattro play off in C. Sta proprio ora attraversando il periodo più difficile della sua breve gestione il presidente Serafino, a cui auguriamo, una volta auspicabilmente superato, di raggiungere anche lui bei traguardi in casa Samb per la sua e la nostra soddisfazione.