La “sua” Samb deve ancora iniziare il suo percorso in campionato, ma Domenico Serafino in poche settimane è riuscito ad infiammare l’ambiente rossoblù. Il 53enne produttore musicale calabrese è riuscito in poco tempo a conquistare i favori di gran parte della tifoseria e più in generale del tessuto sociale sambenedettese e – per quanto fatto vedere finora – lo ha fatto con merito.
POCHE PAROLE… – Che Serafino volesse partire in maniera decisa col suo progetto lo si era capito sin da subito, con la volontà di partecipare ai play off (persi subito col Padova) anche con una squadra allestita dalla precedente proprietà. Si è trattato, però, anche di un segnale lanciato nei confronti della piazza. E non è stato l’unico, perché sotto l’aspetto comunicativo Domenico Serafino si è dimostrato equilibrato e attento a toccare i tasti giusti nei sentimenti dei tifosi: due caratteristiche che non facevano proprio parte della precedente gestione societaria.
PROGETTO VERO – Serafino ha fatto parlare i fatti: dal Samba Village ai lavori per il manto del Riviera delle Palme, passando per la ristrutturazione di settore giovanile e calcio femminile. Questo senza trascurare, naturalmente, la parte tecnica dove si è dimostrato lungimiranza (come dimostrano le conferme di Montero e Fusco e i tanti contratti pluriennali sottoscritti) e ambizione (Maxi Lopez, Botta e Nocciolini, tanto per fare alcuni esempi, non sono giocatori che puoi convincere senza avere solidità e progetto). A fare da contorno i rapporti con le società del territorio, orgogliosamente coinvolte nel rilancio di un marchio glorioso come quello della Samb. Ecco perché Serafino è già entrato nei cuori rossoblù.