L’espulsione discutibile di Leopardi ha permesso alla Civitanovese di aver ragione di un ottimo Porto D’Ascoli, più volte pericoloso nella prima ora di gioco…
“La sconfitta è stata veramente immeritata. L’espulsione di Leopardi era inesistente e ha condizionato il risultato finale. Peccato, perchè nel primo tempo avevamo fatto grandi cose”.
FILIPPINI AMAREGGIATO – Non possono non essere amare le parole di Filippini: il suo Porto D’Ascoli ha perso due a zero in casa della super-favorita Civitanovese, e l’ha fatto nei termini da lui descritti. La gara, infatti, è stata in equilibrio per un’ora intera. Poi, al 61’, il fischietto Renzi espelle capitan Leopardi e la Civitanovese è riuscita a stendere gli ospiti con una combinazione firmata da Ambrosini e Mangiola. Eppure la prima frazione biancoceleste era stata “bellissima e, sì, abbiamo sprecato qualche buona occasione” afferma sempre Filippini. Proprio le occasioni sciupate sono il maggiore rammarico di Filippini: “Avrei preferito concretizzare le 3-4 opportunità avute oltre alla traversa di Rosa. E mi sarebbe piaciuto continuare a giocare in parità numerica”.
RIPARTIRE SUBITO – Di certo il Porto D’Ascoli non è fortunato con gli arbitri: già l’anno scorso aveva lasciato sul campo vari punti a causa di errori arbitrali (con Tolentino e Trodica in particolare). Ma una sconfitta in casa dei rossoblù ci può stare, e non deve essere una tragedia. L’importante è ricominciare a far punti già da sabato prossimo: al “Ciarrocchi” arriva la neopromossa Helvia Recina, terzultima in classifica e capace d’ottenere un solo punto in quattro gare. Apparentemente, un perfetto agnello sacrificale da immolare sul prato del “Ciarrocchi”. Ecco, appunto. Apparentemente…