Porto d’Ascoli, Di Nardo: «Mi mancano i miei compagni, siamo come una famiglia»


Il Porto d’Ascoli ha visto interrompere il campionato di Eccellenza Marche alla 23esima giornata, quando occupava il quarto posto in classifica, a cinque punti dalla capolista Castelfidardo. Uno dei protagonisti della stagione è il portiere Roberto Di Nardo che racconta come sta trascorrendo le sue giornate: «Il momento che stiamo attraversando è uno dei più difficili che io ricordi, perché combattiamo contro un nemico invisibile che attanaglia tutto il mondo. Non è semplice vivere così improvvisamente rinchiusi in casa e privati delle nostre abitudini. Ma occorre farlo per il bene di tutti».

Immagino che tu, come i tuoi compagni, cerchi di mantenere, per quanto possibile, la forma fisica: «Sì, seguo il programma che ci ha lasciato il prof. aggiungendo un po’ di mobilità e gli esercizi che facevamo al campo».

Credi che alla fine si riprenderà a giocare? «Non penso che si riprenda subito, ma spero accada il più presto possibile, perché il calcio è aggregazione e soprattutto in queste categorie per noi giocatori è un lusso. Ci sono calciatori che con questo stipendio mantengono famiglie».

Cosa ti manca di più? «Mi manca il rettangolo di gioco, gli avversari, gli allenamenti, i magazzinieri, i dirigenti, soprattutto i miei compagni del Porto d’Ascoli. Eravamo abituati a vederci tutti i giorni; siamo come una famiglia e speriamo che a maggio si possa riprendere e chiudere questo campionato di Eccellenza, per continuare a lottare dopo aver sconfitto il peggiore avversario, cioè questo virus».

Lara Facchini


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