Sono passati alcuni giorni da quella grande impresa, ma il sogno del Porto d’Ascoli continua. A parlare, attraverso i canali ufficiali è il Presidente Vittorio Massi: «Sembra veramente di vivere un sogno da cui non ci si deve svegliare mai. È una cosa fantastica e lo vedo anche girando per i negozi, per strada, tutti salutano, si avvicinano per farmi i complimenti, per dirmi che sono entrato nella storia. Siamo contenti di quello che abbiamo raggiunto, siamo diventati una delle più forti squadre della Regione Marche, abbiamo battuto compagini come Ancona, Jesi, Senigallia, Sangiustese, lo stesso Atletico Ascoli, veri squadroni, e ci siamo ritrovati in serie D».
In città si parla del modello Porto d’Ascoli, quale è il segreto e la differenza dalle altre società? «Il Porto d’Ascoli è diventato un modello, un brand, perché noi siamo partiti dieci anni fa e sembravamo quattro amici al bar che entravano in una società in cui avevamo giocato e ci siamo divertiti da ragazzini. Oggi chi in un modo chi nell’altro dà una mano, noi siamo innamorati di questa zona accanto alla Riserva Sentina che è un Paradiso Terrestre, chi arriva qua ha la possibilità di vedere la partita e il mare.
Tante persone sono passate e ci hanno aiutato, ma a vincere siamo rimasti in tre: io, Gigi Traini e Sandro Marucci, a cui devo dire grazie. Ci siamo inventati talmente tante cose per far amare questo sport che è duro, difficile, ma abbiamo creato il terzo tempo, sono arrivati giocatori che hanno fatto la fortuna anche della Sambenedettese».