Fa un passo piccolo piccolo la Samb, che muove la classifica dopo la sconfitta col Trastevere ma non lo fa come avrebbe voluto, cioè con una vittoria.
Di fronte ad un Porto d’Ascoli piuttosto appannato, come dimostrano le quattro partite consecutive senza vittorie, la formazione rossoblù non è riuscita ad andare oltre un modesto 0-0, anzi, molto modesto se si considera quanto (poco) si è visto nel secondo tempo. I rossoblù avevano iniziato la gara col piglio giusto, ma dopo l’azione di Vita e la conclusione al volo di Viscardi sono via via calati di rendimento, riuscendo ad impegnare il portiere Testa soltanto con una caotica azione nel secondo tempo, poi nient’altro.
Troppo poco per tornare alla vittoria e provare a ridare un po’ di gas ad un’auto che sta andando ancora col freno a mano tirato. Per continuare la metafora motoristica, restano però i tanti dubbi sulla cilindrata del motore dei rossoblù: assenze come quelle di Chinellato e Cardella possono essere importanti, ma per la Samb, con 9 giornate alle spalle e una classifica che recita -8 dal primo posto, il tempo delle giustificazioni è finito da un pezzo.
In questo senso si inseriscono lo striscione esposto in Tribuna Est ad inizio partita ed i cori della Curva Nord indirizzati al direttore sportivo Vittorio Cozzella, il cui operato finora non può certamente dirsi positivo, per usare un eufemismo: casi come quello del mancato tesseramento di Rasi non migliorano di certo la situazione.
È questo il deprimente sfondo in casa Samb, e per cambiarlo servirà non solo ottenere una vittoria col Roma City, ma anche inanellare una lunga serie di risultati positivi. Altrimenti, non si farà altro che proseguire sul solco della passata stagione.
Daniele Bollettini