Estate e soprattutto il suo culmine ferragostano è sinonimo di tormentoni, quelli musicali, che puntualmente ascolti ad ogni angolo, colonna sonora costante tra bagni, viaggi e relax. Quest’anno però il vero tormentone è quello in onda sulle frequenze di FIGC e Leghe varie, impegnate spasmodicamente in duelli rusticani, picaresche sortite e pirateschi assalti in una sorta di tutti contro tutti, che sta ben distaccando le non poche altre bollenti estati pallonare. La sfida all’ “O.K. Corral” lanciata dalla Lega di B, sommessamente e quasi coercitivamente avallata dalla FIGC, con l’improvvisa metamorfosi del format da 22 a 19 squadre grazie ad un rapido colpo di mano degno del miglior Lupin ha fatto radicalmente imbufalire l’Associazione Calciatori (AIC) nonché Lega di C e papabili “ripescande”. Di questa storia non se ne vede proprio la fine, visto che si parla ormai apertamente di un imminente sciopero dei calciatori, che potrebbe sospendere lo start del campionato cadetto approssimativamente stabilito per la prossima settimana, e di un ulteriore rinvio del bistrattato torneo di C (VEDI INTERVENTO DI GRAVINA). Allora visto che probabilmente l’estate calcistica è destinata a prolungarsi, ritorniamo ai nostri più graditi tormentoni. E come simbolo dell’estate 2018 non possiamo che assumere quello di Baby K, “Da zero a cento”, che non può non farci pensare al nostro capitano, ormai beniamino del pubblico rossoblu, Ciccio Rapisarda. Reduce da un campionato e mezzo in riva all’Adriatico ad alto livello, in particolare con le 4 reti dell’ultima stagione, il calciatore catanese, fortemente voluto da Andrea Fedeli quando militava nel Lumezzane, ha appena prolungato con soddisfazione collettiva il suo contratto fino al 2021. Vanno veramente da zero a cento all’ora le sue vertiginose accelerazioni e discese sulla corsia destra, che mandano in solluchero gli ammaliati fans di casa nostra. E’ apparso già in forma campionato sin dalle primissime uscite e allora vai Ciccio, continua a correre e non fermarti mai! Da chi la garanzia ce l’ha già passiamo poi a chi deve ancora fornirla, ma che calamita le scommesse di una società, sempre più intenzionata a puntare su giovani virgulti. Ecco allora che le note di una sempreverde “Vado al massimo” del Capitano Vasco si sposano con quel Di Massimo, giunto alla terza stagione sambenedettese. E’ proprio ora di andare al massimo per l’attaccante abruzzese, dopo i non tantissimi 7 centri nelle prime due annate e un rendimento molto altalenante. Patron Fedeli ripone sempre grandissima fiducia in lui, speriamo che Alessio riesca a ripagarla pienamente. Accompagniamo invece Bove, autore di due marcature (contro Feralpisalò e Teramo) nella sua prima esperienza professionistica, con l’indimenticabile “La leva calcistica della classe ‘68”. La classe dell’ex juventino è esattamente di 30 anni dopo, ma le qualità decantate da De Gregori, ovvero coraggio, altruismo e fantasia, sono sempre valide e devono necessariamente essere assunte da Gabriele per diventare calciatore vero ed imporsi di conseguenza in terza serie. Dopo un lungo inseguimento e vagheggiamento da parte di Andrea Fedeli (ascoltiamo in proposito “Una vita che ti sogno”, ultimo successo di Morandi) ecco arrivare alla nostra corte il top player, l’omonimo Andrea, che di cognome fa Russotto ed è reduce da tre ottime stagioni a Catania. Ci si sarebbe aspettato di più dalla carriera del trentenne trequartista quando 10 anni fa fu inserito dalla rivista inglese “World Soccer” nella lista delle migliori 50 promesse calcistiche mondiali, ma non è mai troppo tardi e in casa Samb il talento romano potrebbe trovare la sua definitiva consacrazione. Infine per mister Magi, approdato in Riviera dopo tre anni di corteggiamento e tanti apprezzamenti ricevuti dal pubblico rossoblu quando era avversario, intoniamo “Emozioni”, chiaramente di Battisti, quelle che lui ha detto di voler regalare ai suoi nuovi tifosi, che non vedono l’ora di poterlo applaudire. Ovviamente sempre che la Lega permetta di iniziare questo benedetto campionato…
Alessio Perotti