Quando anche le “Vecchie glorie” della Samb prendono una decisa posizione nei confronti del vecchio impianto cittadino è il caso di farsi qualche domanda. Il vecchio Ballarìn, teatro della grande Samb che fu, è ormai poco più di un ammasso di vecchi calcinacci, erbacce e acqua ristagnante.
Franco Catto, Nicola Ripa, “Il Capitano” Paolo Beni, Pippo Pozzani, “Lu Bomber” Chimenti e Maurizio Simonato hanno ricevuto il premio Genius Loci, nell’ambiente che più “marinaro” non si potrebbe del ristorante Il Bucaniere (presso l’Hotel Villa Corallo). In tale occasione si sono ritrovati a ripercorrere gli anni passati in rossoblù e sognare un futuro per la Samb.
Proprio “Il Capitano”, che all’ombra della Curva Sud ha giocato tredici campionati, ha ammesso che per la messa a nuovo dell’impianto basterebbe solo un progetto semplice che permettesse alla squadra di disporre di un terreno di gioco dove, oltretutto, potrebbero crescere le nuove leve: «Alle giovanili mancano le strutture, da più di otto anni si parla di riqualificazione, ma nessuno ha ancora fatto nulla».
Gli fa eco Maurizio Simonato che parla in particolare del terribile incendio dove persero la vita Maria Teresa Napoleoni e Carla Bisirri: «Si può abbattere tutto e restringere la tribuna, ma la Curva Sud deve essere recuperata nel ricordo delle due ragazze». Buttando anche una idea di crowfounding pure interessante, anche se di difficilissima applicazione: «Siamo 50mila, con un paio di euro a testa i fondi si troverebbero». A riportare le dichiarazioni Massimo Falcioni su La Nuova Riviera.
Purtroppo, ad oggi, il discorso avviato tra Comune e Samb per la ristrutturazione del Ballarìn è fermo e non sembra trovare una risoluzione nel breve termine.