Sempre più importanti i numeri della Riviera Samb Volley, come testimonia Flavio Patrizi, socio fondatore e membro del C.d.A della società rossoblù, che esprime soddisfazione per il lavoro svolto ed il raggiungimento di determinati obiettivi.
Flavio, come siete riusciti a rendere la Riviera Samb Volley ciò che è oggi?
«È stato un lavoro lungo che ha richiesto dei sacrifici, la società esiste da quarant’anni ed è in tempi più recenti che abbiamo deciso di focalizzare il lavoro sul settore giovanile. Ti do alcuni numeri: dai più piccoli del mini volley alla prima, contiamo oltre venti squadre tra tutte le categorie, il che significa oltre quattrocento partite all’anno, uno staff di dieci allenatori; per raggiungere queste cifre abbiamo lavorato molto e investito sulla programmazione, perché per puntare a determinate cose occorre essere pronti in anticipo. Tutti i nostri ragazzi hanno dei target, perché alcune squadre portano a fare esperienza ed a farsi le ossa, altre invece possono puntare a vincere qualcosa, e negli anni alcuni giocatori usciti dal nostro vivaio sono arrivati a calcare palchi prestigiosi. Ciò è un riconoscimento che gratifica il nostro lavoro, tant’è che abbiamo riconosciuto dalla Federazione il riconoscimento d’argento, che ci inserisce tra le trenta migliori società in Italia a livello giovanile».
Tu personalmente come vivi il tuo ruolo?
«Io posso dire di aver vissuto tutti i diversi periodi della Riviera Samb Volley, e dalla presidenza di Mario Bianconi, grande persona di spiccata competenza, abbiamo raggiunto traguardi importanti. Io mi occupo maggiormente di situazioni organizzative e logistiche, ma con me ci sono tanti altri collaboratori, perché essendo in un grande ingranaggio ognuno ha il suo ruolo, e se manca qualche pezzo la macchina si rompe. Ci sono persone che addirittura collaborano con noi no-profit, ci sono Maurizio e Tonino che danno la loro disponibilità ventiquattr’ore su ventiquattro, diciamo che tutti facciamo il massimo per organizzare al meglio la struttura societaria e garantire ai nostri ragazzi di poter usufruire di tutte le opportunità possibili».
Gian Marco Calvaresi