Oltre allo scontro tra Samb e Triestina, il match di domenica, sarà l’occasione per rinnovare (dopo la gara d’andata) il confronto tra il maestro Giorgio Roselli e il discepolo Massimo Pavanel. Il tecnico rossoblù, nell’abituale conferenza pre-partita:
«Di Trieste ho un bellissimo ricordo, è una città un po’ diversa dalle altre. Durante la settimana sei al nord, profondo, mentre la domenica sei al sud. C’è un bellissimo ambiente. Vivono bene e sanno vivere, è un posto dove si sta molto bene e c’è uno stadio fantastico. Pavanel era il capitano della mia squadra e già allora si capiva che fosse un leader ed era facile intuire che potesse diventare un allenatore di alto livello. Anche all’andata ci crearono non pochi problemi. Pavanel è un tecnico molto preparato e la Triestina gioca con un sistema molto offensivo. C’è molto entusiasmo ma probabilmente non guardano più molto al primo posto dal momento in cui la partita con il Pordenone li ha tagliati fuori. Sarà difficile perché incontriamo un avversario che fa del ritmo e dell’intensità la propria arma, anche con molta qualità in rosa. È una squadra completamente diversa rispetto alla Feralpi. Ci siamo preparati in modo da esaltare quelle che sono le nostre abilità e limitare le loro linee di passaggio. Sappiamo di dover restare in gioco fino all’ultimo minuto, e l’abbiamo visto anche domenica, perchè può succedere sempre di tutto».