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Samb 2024/25, i possibili scenari tattici per Palladini

Si configura sempre più con un assetto a trazione anteriore la Samb edizione 2024/25 a seguito dell’ingaggio di un ulteriore attaccante di categoria superiore quale Federico Moretti, arrivato con un anno di ritardo e a secco di gol nell’ultima stagione vissuta tra Brindisi ed Ancona. È comunque un “puntero” di esperienza il trentenne teramano, che ha vissuto gli ultimi campionati in Serie C e che in Serie D non potrà essere considerato un semplice comprimario.

È dunque smentito a priori chi temeva un “imprinting” difensivistico con Ottavio Palladini in panchina: vista l’abbondanza e la qualità offensiva, sarà indubbiamente una Samb “giochista” quella che cercherà in tutti i modi di riportare il calcio professionistico a San Benedetto. Vediamo allora quali potranno essere le soluzioni tattiche a disposizione del mister rossoblù, visto che poi non è certamente matematico che schierando più attaccanti si facciano anche più gol e che, come i saggi calcistici insegnano, i campionati spesso si vincono a centrocampo e subendo poche reti.

Il primo layout è quello dell’ormai classico 4-3-3, con cui il mister rientrato alla base ha vinto due campionati di Serie D e che è stato già preannunciato come modulo di riferimento. Chi ci sarà là davanti? Due posti sono ipotecati da Kerjota ed Eusepi, i due fiori all’occhiello della campagna acquisti, il terzo, considerando il pur promettente Lonardo in seconda linea e Fabbrini, sempre che effettivamente rimanga, come jolly da giocarsi a partita in corso, sarebbe conteso tra Moretti, Baldassi e Battista con quest’ultimo, anche per ragioni di equilibrio tattico e per averne ben conosciuto qualità e temperamento la scorsa stagione, che a nostro avviso partirebbe avvantaggiato.

Secondo scenario: 4-2-4. È il modulo con cui la Samb stava facendo il vuoto nello scorso girone d’andata e che troppo frettolosamente è stato accantonato, a seguito dei tutt’altro che trascendentali acquisti invernali, nella tornata di ritorno, salvo essere riproposto con profitto proprio nello scorcio finale e ai play off. Concentrandoci sempre là davanti in tal caso sugli esterni viaggerebbero Battista, che in questo ruolo va a nozze, e Kerjota, che invece potrebbe essere un tantino penalizzato, visto che è un elemento prettamente votato alla fase offensiva. Gli attaccanti centrali sarebbero Eusepi e Moretti con in alternativa Baldassi e Lonardo. Sicuramente è un assetto, che potrebbe tornare utile nel corso della gara o per certe partite contro formazioni chiuse a riccio, ma che riteniamo improbabile venga impiegato con continuità.

La terza soluzione, “disruptive” la chiamerebbero gli americani, nel senso che rappresenta una discontinuità col passato, è quella di optare sempre per il 4-3-3 ma con Battista trasformato in mezzala: ne avrebbe le potenzialità sia come forza che come gamba e per lui potrebbe rivelarsi un cambio di ruolo propizio per un futuro tra i professionisti. In tal caso davanti ci sarebbe un tridente del tutto offensivo con Kerjota-Eusepi-Moretti (o Baldassi) e l’arretramento di Battista sarebbe anche funzionale per puntellare un centrocampo, che al momento è il reparto con maggiori incognite. Gettando uno sguardo proprio in mezzo al campo infatti l’unico punto fermo va considerato Guadalupi, con Bernaola, per quanto si dica un gran bene dello spagnolo, proviene pur sempre dall’Eccellenza e quindi ai nastri di partenza è da ritenere una scommessa – ci auguriamo vincente – mentre gli altri due over, che in piena forma potrebbero fare la differenza in Serie D, restano comunque da monitorare, in quanto lungodegenti e tornati in campo solo per una manciata di partite a fine campionato: ci stiamo riferendo a Paolini e D’Eramo. Al di là della possibile aggregazione di Evangelisti, anche lui proveniente dall’Eccellenza, e degli under Touré e Tataranni, per puntare alla vittoria del campionato è qui che la società dovrà ancora intervenire in modo da cautelarsi da possibili inconvenienti, col rischio di rimanere con la coperta corta. Più definito il pacchetto difensivo, dove per evitare doppi cambi durante i match e farsi del male con le possibili alternative, andrebbe solamente acquistato under 2006 sulla corsia destra (considerando che il 2006 Orlandi, mancino, potrebbe fungere da vice Orfano).

Giusto comunque in questa fase anche temporeggiare per gli ultimissimi colpi di mercato, analizzando attentamente i feedback che si stanno ricevendo dalla preparazione e che giungeranno dalle amichevoli, evitando di legarsi troppo le mani con una rosa già completamente confezionata. Intanto, l’ulteriore acquisto di Moretti offre nuova linfa all’entusiasmo di una tifoseria, che si appresta a bissare se non a superare il record di abbonamenti di un anno fa.

Alessio Perotti

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