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Samb ad Ancona per lanciare la volata

LA CURVA NORD SI MOBILITA PER LA RINIFITURA:
«SABATO AL CIARROCCHI CON SCIARPE E BANDIERE»

Ha ritrovato la Samb i fondamentali tre punti dopo un febbraio da aborrire, anche se il match-winner Sbaffo ha rimarcato che i tre punticini racimolati in quattro partite hanno fatto comunque brodo, ma non quella sicurezza e quella letalità offensiva (solo 2 reti messe a segno nelle ultime cinque gare), che l’avevano issata a 12 lunghezze di vantaggio dopo il raid aquilano e la mirabile striscia di 10 successi consecutivi. Vuoi per i ripetuti infortuni, che per il calo di rendimento di alcuni uomini chiave che per una fame che si è un tantino saziata che per episodi non sfruttati a dovere (vedi in particolare la sconfitta di Avezzano, dove, pur esprimendosi non certo al meglio, le sue ghiotte palle gol la Samb le aveva comunque costruite), ecco che quella che stiamo vedendo da un mese è la copia affievolita e ammorbidita del precedente rullo compressore, anche se il reparto difensivo si è mantenuto sugli stessi livelli (solo 2 reti subite nelle ultime sei sfide).

C’è però anche da sottolineare che nonostante questo impasse alla fin fine sono stati solamente due i punti persi nei confronti della più immediata inseguitrice, lasciando ad Eusepi (fondamentale soprattutto psicologicamente il suo rientro) e compagni un bel gruzzoletto in dote da difendere e magari incrementare nel rush finale. Si entra domenica nell’ultimo quarto di stagione, quello decisivo, e dal Del Conero la formazione di Palladini dovrà lanciare lo sprint necessario per tagliare il traguardo senza affanni, stringendo i denti e serrando le file prima di una rigenerante sosta. Per questo sarà importante puntare su energie fresche e chi ha più birra in corpo (vedi Paolini, Touré e Battista), sulla capitalizzazione degli episodi e su alternative di gioco, come maggiori attacchi sul lato debole e più frequenti 2 contro 1 (a sinistra con il tandem Paolini-Battista, a destra con un supporto più continuo da parte di Zoboletti ad un Kerjota piuttosto appannato). Non inganni certo il momento-no dell’Ancona, tramortita dal 3-2 in rimonta subito all’ultimo respiro nel derby di Recanati e priva per squalifica del forte centrale Rovinelli, autore del momentaneo 2-1, perché per i dorici sarà la partita dell’orgoglio al di là del platonico piazzamento in zona play off.

A prescindere dalle ultime delusioni patite – ma che questa sarebbe stata una stagione di transizione per la compagine allenata da Gadda era assolutamente da mettere in preventivo – sarà sicuramente chiamata a raccolta la tifoseria biancorossa, assente al Riviera per il solito divieto, biasimato in quell’occasione dai supporters della curva rossoblù con un ingresso ritardato. Stavolta invece, come già avvenuto nelle precedenti due trasferte, saranno proprio questi ultimi purtroppo a mancare, penalizzati dalla miopia e dalla tendenza ad evitare responsabilità da parte di chi, piuttosto che garantire l’ordine pubblico, preferisce lavarsene le mani.

E allora ecco che i tifosi di casa nostra, come da tutti riconosciuto di ben altra categoria, la loro voce la faranno comunque sentire, sostenendo la squadra nel corso dell’allenamento di rifinitura alla vigilia di questa fondamentale tappa. Quella carica che i fans rossoblù trasmetteranno loro, Eusepi e compagni dovranno metterla a terra all’indomani, facendo valere quelle 3H (head, heart, hands), ovvero testa, cuore e fisico, necessarie per il raggiungimento di ogni successo. Ci sarà insomma da volgere nuovamente a proprio favore la legge dell’ex (Eusepi, decisivo all’andata, contro Martiniello) per riconquistare, come avvenuto nell’ultimo precedente di Serie C nel 2016/17 (2-1), un Del Conero, dove ci si giocherà una bella porzione di promozione.

Alessio Perotti

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