CHIETI, 500 BIGLIETTI PER I ROSSOBLÙ
MA LA PREVENDITA È SUBITO SOLD OUT
SAMB-ANCONA 1-0, MAX GALLERIA FOTOTIFO
Sono tutti dalla parte della Samb di Ottavio Palladini, oggi tornato a dirigere i suoi in prima persona dalla panchina, i numeri: miglior punteggio in classifica, miglior attacco, miglior difesa. E un trend positivo che sta divenendo incalzante con i quattro successi nelle ultime cinque giornate. È quindi strameritata la prima piazza in solitudine dopo averla occupata per tre turni in coabitazione, importante dal punto di vista psicologico, dell’entusiasmo e soprattutto della convinzione nei propri mezzi. È bello anche per i quasi 6500 “aficionados”, che a fine gara hanno tributato una legittima ovazione ad Eusepi e compagni e che rappresentano al momento il record di presenze casalinghe locali (nei 6.800 spettatori contro L’Aquila 700 erano abruzzesi).
Eccoci, dunque, di nuovo a guardare tutti dall’alto in basso, evento che non capitava da un anno, quando la Samb svettò in solitaria un po’ prima, all’ottava giornata, rimanendoci sino alla quattordicesima, quando la sconfitta di Campobasso contro la formazione, che da lì in poi avrebbe dominato, cominciò ad incrinare le sicurezze di Sirri e compagni. Una lezione che ha duramente insegnato a tutto l’ambiente nostrano che non è certo tra novembre e dicembre che si vincono i campionati, quando invece si iniziano solo a mettere le basi per lanciare lo sprint solitamente tra febbraio e marzo. E le fondamenta senza dubbi le sta ben ponendo Palladini, che ha inflitto il quarto 1-0 ai dorici da allenatore rossoblù dopo il tris del 2011/12 sempre in Serie D tra campionato e play off.
Seppur doloroso qualche effetto benefico il “rumoroso” scivolone casalingo contro l’Avezzano, condito dalle note provocatorie di mister Pochesci nel post-gara, lo sta producendo, perché sia ad Isernia, che in particolare nel primo tempo odierno, simile alla ripresa arrembante pur se vana disputata contro i marsicani, si è vista una Samb affamata, intensa ed aggressiva. Peccato che a differenza di quanto avvenuto in terra molisana stavolta Kerjota (deve essere più concreto) e soci non abbiano messo il lucchetto ad un match, che nel finale come prevedibile ha fatto anche correre qualche brivido lungo la schiena ai tifosi rossoblù. È stato questo l’unico rammarico da parte di Palladini e i suoi in un derby marchigiano, monco per la risaputa assenza dei supportes dell’Ancona con un divieto ampiamente biasimato nei primi dieci minuti anche dalla Nord, ma rivelatosi comunque appassionante.
La perfezione, diceva Sant’Agostino, sta proprio nello scoprire le proprie imperfezioni, e la Samb di partita in partita sta mostrando di avere sempre più consapevolezza delle proprie notevoli potenzialità, lavorando nel contempo sui propri difetti sia collettivamente che individualmente. Ed ora, dopo l’intermezzo casalingo di Coppa contro una Vigor Senigallia, che poi tornerà al Riviera nel prossimo match di campionato, il primato appena acquisito dovrà essere difeso a denti stretti nella tana di un Chieti, rivitalizzato dalla nuova società e con grandi ambizioni: all’Angelini ci sarà ancor più da battere il caldo ferro e là si comincerà a fare la vera nobiltà rossoblù di una stagione, che sta entrando nel vivo.
Alessio Perotti
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