Titolare inamovibile, perno del centrocampo ed esempio di attaccamento alla maglia: in meno di un anno e mezzo Federico Angiulli è diventato un simbolo della Samb. Merito di diversi fattori, primo fra tutti quello strettamente tecnico/calcistico. Il centrocampista di Segrate, arrivato in prestito dal Catania nell’estate 2019, è stato titolare inamovibile sotto la gestione di Paolo Montero, che ha caratterizzato tutta la stagione 2019/20 e la prima parte del 2020/21, esprimendosi su ottimi standard in un ruolo inedito come quello di regista nel 4-3-3. Il cambio di modulo provocato dall’arrivo di Mauro Zironelli non ha modificato le gerarchie nella mediana sambenedettese, con il Fez che è stato sempre presente come perno dei tre centrali ed inesauribile fonte di gioco. C’è poi un altro elemento che ai tifosi rossoblù non è passato inosservato: il legame che si è instaurato tra il giocatore e la piazza. Un legame forte, che lo stesso calciatore ha dimostrato a più riprese e che lo ha portato a “forzare la mano” per far sì che si avverasse il ritorno a San Benedetto nel corso della finestra estiva di calciomercato. Angiulli, insomma, si è imposto come il trascinatore dentro e fuori dal campo di questa Samb; non è un caso se nelle ultime settimane in molti abbiano alzato la voce per chiedere che gli venga affidata la fascia da capitano.