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Samb, Arrigoni: «Ora la classifica conta poco. Sentiamo la responsabilità di dover fare bene»

Dalla sua posizione in mezzo al campo al calore del Riviera delle Palme, passando per la sfida in programma domenica prossima col Fossombrone. Ha parlato di molti argomenti, Andrea Arrigoni, nel corso del suo intervento a Vera TV.

«Se ho poca presenza in area di rigore? Per caratteristiche non sono un giocatore che ha nelle corde l’inserimento. Devo certamente migliorare sotto questo punto di vista, perché in certe situazioni posso dare una mano anche attraverso questa soluzione – ha detto il centrocampista della Samb. Il momento negativo di Alessandro? Danilo ha molta esperienza e sono sicuro che supererà questo periodo no. Per noi resta importantissimo. Per quanto riguarda mister Lauro, è un allenatore molto pacato e sereno che riesce molto bene a trasmettere alla squadra la sua tranquillità e la sua grande voglia di vincere.

Positive le parole riguardo al rapporto col presidente Vittorio Massi:
«Il presidente Massi è stato bravo a trasmettere tutta la sua passione. Non ho quasi mai avuto presidenti così presenti. Vive tanti momenti con noi e questo è un fattore molto positivo».

Tornando alle “cose di campo”, Arrigoni non si è detto sorpreso per l’equilibrio che è emerso nelle prime giornate di campionato:
«Ci sono molte squadre attrezzate e capaci di lottare per la vittoria finale. Per vincere il campionato servirà continuità e a questo punto della stagione la classifica conta relativamente. Ora è importante restare squadra per presentarsi nel migliore dei modi alla volata finale».

Per riuscire nell’intento si dovrà dar seguito alla vittoria di Vastogirardi, a partire dal match in programma domenica prossima col Fossombrone:
«Cercheremo di preparare la sfida al meglio. La costante responsabilità di fare bene deve essere visto come un fattore positivo da trasformare in cattiveria agonistica e in voglia di vincere». 

Impossibile, poi, non parlare dell’ambiente sambenedettese, anche per un giocatore come Arrigoni che è avvezzo a piazze “calde”.
«La passione della città si percepisce. Ovviamente, tutto questo entusiasmo crea pressione ma è giusto che sia così quando giochi in una piazza importante. Ce ne sono pochi di stadi come il Riviera delle Palme: ho giocato qui da avversario ai tempi del Lecce e già in quell’occasione mi restò impressa la sua bellezza».

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