«Dopo il pareggio con l’Ancona ciò che conta davvero è comunque la classifica. Al Del Conero avremmo vinto se ci fossero stati i nostri tifosi: la loro assenza è per noi un grande svantaggio, perché la pressione della nostra gente ci piace e ci aiuta a dare quel qualcosa in più in campo. Ovviamente, questo non giustifica i nostri errori e l’atteggiamento sblagliato del secondo tempo».
Stefano De Angelis torna sul pareggio amaro di domenica scorsa sul campo dell’Ancona. Il direttore sportivo della Samb, però, non fa drammi anche in merito alle polemiche che una parte della tifoseria ha sollevato dopo il passo falso di Ancona: Le polemiche ci stanno – afferma De Angelis nel corso della puntata di Ritmo di Samb andata in onda martedì su Vera Tv -, ma questa società sta dimostrando di aver fatto molte cose positive e il numeroso pubblico del Riviera, e anche gli oltre mille tifosi presenti al Ciarrocchi sabato scorso, sono la prova che la strada intrapresa è quella giusta e che lo zoccolo duro della tifoseria rossoblù ci sta dando fiducia. Con gli ottimi risultati ottenuti abbiamo abituato bene i nostri tifosi.
Anche il presidente Massi, dopo il pareggio di Ancona, a caldo ha espresso rammarico da vero tifoso, ma poi subentra la parte razionale: il nostro presidente è la voce del popolo rossoblù e il primo tifoso della Samb, ma essendone anche il presidente, ha voglia di rendere felice questa gente. In ogni caso, Massi ha una smisurata fiducia nella squadra».
Dopo la grande operazione di mercato che ha visto il passaggio del giovane e promettente Edoardo Lonardo dalla Samb all’Atalanta, il club rossoblù ha deciso di puntare sull’esperienza di Alessandro Sbaffo. Uno “scambio” che non ha del tutto convinto i tifosi, ma che Stefano De Angelis non rinnega: «Critiche sul mercato di gennaio? Il mercato di riparazione è utile per quelle squadre che in quel momento sono in difficoltà, e noi non lo eravamo. Per quanto riguarda la cessione di Lonardo, posso dire che questa estate molti non sapevano neanche chi fosse, ma poi il ragazzo ha superato le ingiuste critiche e dimostrato di meritare una nuova e importante avventura. Quando è andato via avevamo un vantaggio di sei punti, dopo la sua partenza e l’arrivo di Sbaffo ci siamo portati a più nove».
Infine, De Angelis prova ad analizzare il momento negativo che la Samb sta attraversando dalla giorno successivo alla vittoria sul campo de L’Aquila: «Dopo l’Aquila sembravamo una squadra di marziani che stava ammazzando il campionato, ma il calcio è fatto di episodi e questo calo non è fisico ma mentale: i ragazzi vogliono sempre regalare ai tifosi una prestazione maiuscola, ma ultimamente questo non è successo e di conseguenza è subentrato un po’ di nervosismo. Calo mentale probabilmente dovuto anche alla grande voglia di arrivare il prima possibile all’obiettivo. Le nostre dirette inseguitrici ci crederanno fino a quando la matematica non le condannerà; non dobbiamo però ascoltare quello che dicono gli altri, ma pensare solamente a noi stessi con l’obiettivo di restare davanti fino alla fine».
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