«Quello del direttore generale era un tassello mancante, ora lo abbiamo sistemato per dimostrare che la nostra è una società che sta crescendo, un passo per volta. Roberto Ricci è un uomo di calcio. Le mie scelte sono sempre molto ponderate e, anche prima di scegliere l’avvocato Ricci, ci ho riflettuto a lungo perché sono un tipo a cui piace studiare le persone. Ad oggi, la nostra società è composta da persone che costituiscono una base solida per cercare di crescere come merita una realtà come San Benedetto».
Così Vittorio Massi ha presentato Roberto Ricci, avvocato 60enne nato a Roma ma da anni residente a San Benedetto del Tronto che da qualche giorno ricopre il ruolo di direttore generale nella Samb.
«Ora ci sarà chi parlerà anche al mio posto con tono pacato, perché a volte io ho “sbracato” nelle dichiarazioni, facendo anche ridere qualcuno, anche se le mie parole sono sempre dettate dal fatto che io la Samb la sento in modo forte, sette giorni su sette e ventiquattro ore al giorno – le parole di Massi –. In questi mesi abbiamo visto decadere società forti, di blasone. Noi in quest’estate siamo rimasti a vedere ciò che succedeva agli altri, dispiacendosene perché sono situazioni che la realtà di san benedetto conosce bene, anche se si tratta di società che in campo possono essere avversarie. La nostra estate, invece, è stata di crescita, ragionando su come ci saremmo potuti migliorare rispetto all’anno scorso. Con il d.s. De Angelis, mister Palladini e ora il d.g. Ricci abbiamo allestito un ottimo gruppo per continuare questo percorso».
LE PAROLE DEL DIRETTORE GENERALE
«Ringrazio il presidente Massi e i collaboratori per la fiducia che mi hanno dimostrato. Mi ritengo una persona seria, professionale, col giusto grado di umiltà. Ricopro questo incarico da pochissimo, quindi molte tematiche dovranno esser approfondite prossimamente. Sono facilitato dal fatto che la società è già strutturata e viene da una base sia sportiva che dirigenziale, senza tralasciare il settore giovanile – ha detto l’avvocato Ricci, che da nove anni ha ricoperto il ruolo di giudice onorario del Tribunale di Ascoli –. Cercherò di fare il meglio per: sia raggiungere la categoria superiore a livello calcistico sia un maggiore coinvolgimento a livello sociale della società. Il mio ruolo avrà una funzione di raccordo su tematiche che non riguardano la parte tecnica, come i rapporti con l’esterno (pubblico e non solo). Il Comune? Non vedo l’ora di incontrare il sindaco, perché ci sono delle problematiche che interessano non solo la società. Chiederemo un incontro, naturalmente d’accordo con l’amministrazione comunale».
«Quelli che saranno i miei obiettivi? Avere una struttura sportiva a disposizione. Una struttura che consenta di raggiungere obiettivi in maniera dinamica è necessaria per una società come la Samb. Il Ciarrocchi, ad oggi, ha delle problematiche che conosciamo tutti. In virtù di una normativa nazionale, la società ha depositato un’istanza corredata da un progetto di fattibilità per poter riqualificare la struttura: si potrebbe trattare di un iter rapido e veloce, soprattutto per le società dilettantistiche; purtroppo, ad oggi non c’è stato sviluppo. Questo inibisce lo sviluppo dell’attività sportiva ma anche quello della componente sociale e culturale per ragazzi. È una questione che deve essere affrontata e risolta, nell’interesse della società e della città di San Benedetto. Spostarsi in un comune limitrofo per determinati aspetti penso che sarebbe una sconfitta per la società, ma anche per la città stessa. Ci sono poi temi come quello degli uffici del Riviera delle Palme, sono tutte situazioni che è importante poter gestire».
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