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Samb, Eusepi: «Stiamo creando qualcosa di importante. Qui mi sento a casa»

SAMB, UN RE LEONE PER RUGGIRE ANCOR DI PIU’

Dopo il rotondo successo ottenuto domenica scorsa sul campo della Recanatese, per la Samb è iniziata la preparazione alla sfida del Riviera col Notaresco. La compagine rossoblù, che in settimana ha accolto il nuovo acquisto Alessandro Sbaffo dopo aver salutato il giovane attaccante Edoardo Lonardo, sta vivendo uno splendido momento di forma che, come specificato dal capitano Umberto Eusepi, non deve però distogliere l’attenzione dai prossimi impegni:

«Ci sentiamo bene, soprattutto dopo la bella vittoria conquistata sul campo di Recanati – afferma Eusepi ai microfoni di Vera Tv -. Stiamo vivendo un ottimo momento che ci permette di lavorare in campo con leggerezza ed allegria. Tuttavia, conosciamo bene l’importanza delle partite che ci attendono, a partire da quella di domenica prossima col Notaresco: incontriamo una squadra che ha bisogno di conquistare punti e, di conseguenza, dovremo mettercela tutta per vincere e avvicinarci ancor di più a quel sogno al quale tutti noi ambiamo.

Ad inizio stagione non avevamo ancora trovato la nostra identità – giocatori nuovi che hanno avuto bisogno di tempo per conoscersi e unirsi -, ma ad oggi devo ringraziare i miei compagni per aver dato tutto al fine di uscire da quella situazione: un grande impegno comune che ci ha condotti al primo posto in classifica con un vantaggio di nove punti dalla seconda. Gran parte del merito delle nostre ottime prestazioni deve essere attribuito ai nostri meravigliosi preparatori atletici».

Dopo un periodo negativo vissuto ad inizio stagione, il capitano rossoblù è riuscito a riscattarsi a suon di gol e grinta dimostrata sia in campo che fuori: «Per me è un onore essere riconosciuto da tifosi e compagni di squadra come il leader di questo gruppo – spiega Eusepi -: ho costruito la mia carriera puntando molto sull’aspetto del carattere e della grinta poiché, senza queste caratteristiche, la tecnica conta fino ad un certo punto. Inoltre, per mia indole resto sempre molto concentrato sull’obiettivo fino alla fine: sentendo molto la partita e il peso della responsabilità, divento così maniacale da iniziare, a partire dal giovedì, una mia personalissima preparazione alla sfida.

Critiche di inizio stagione? Le comprendo, ma allo stesso tempo mi hanno stimolato e spinto a dare di più. Palladini? A livello di gruppo è fenomenale, permettendoci di allenarci sempre col sorriso e senza pressioni. Lo ringrazio, così come ringrazio tutto lo staff e il direttore sportivo che, nonostante qualche critica ricevuta la scorsa stagione, si sta prendendo le sue rivincite».

Eusepi commenta anche l’addio del suo ex compagno di reparto, Edoardo Lonardo, e l’arrivo in maglia rossoblù dell’attaccante Alessandro Sbaffo: «Lonardo? Dopo qualche partita che abbiamo giocato insieme, ho preso Edoardo (Lonardo ndr.) da parte per spiegargli alcune cose che ci avrebbero aiutato a migliorare la nostra intesa in campo. Stiamo parlando di un ragazzo intelligente, con grandi qualità e mi auguro che questo passaggio all’Atalanta possa aprirgli le porte del calcio ad alti livelli. Ovviamente, dovrà sempre ringraziare la società Samb, il mister e i suoi ex compagini di squadra che hanno ampiamente contribuito alla sua crescita.

Arrivo di Sbaffo? Non lo conosco di persona, ma ci ho parlato per qualche minuto al termine del suo primo allenamento (martedì 14 gennaio ndr.): ho trovato un ragazzo che ha grande voglia di darci una mano. Inoltre, mi sono piaciute molto le sue parole rilasciate in occasione della presentazione: per chi ama il calcio, San Benedetto è la piazza migliore per poter vivere a pieno le emozioni che questo sport è capace di trasmettere».

Infine, Eusepi dedica un messaggio accorato alla società ed alla città di San Benedetto: «Rapporto con la società? Per noi è una famiglia – conclude l’attaccante laziale -: ci sentiamo a casa e, quando ci sono problemi, cerchiamo sempre di risolverli insieme. Si è creato un qualcosa di importante che, nonostante le molte esperienze vissute in carriera, non ho mai trovato in altre società. In questa squadra ogni singolo ragazzo è pronto a dare il massimo. Il mio obiettivo è quello di vincere questo campionato, per poi giocare altri tre o quattro anni e, infine, fermarmi qui a San Benedetto: non voglio farmi scappare questa opportunità di restare a San Benedetto».

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