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Samb, Fanesi: «Campionato da analizzare nel complesso. Il tutto e subito non è possibile»

Sono stati diversi gli aspetti che ha toccato Max Fanesi nel corso del suo intervento a Vera TV nei giorni scorsi. Il consulente tecnico della Samb ha parlato molto dell’operato del club nella sessione invernale di calciomercato.

«In questo momento si parla di errori commessi nel mercato invernale, ma dobbiamo tenere in considerazione che in quel preciso periodo della stagione la Samb era prima in classifica e, di conseguenza, non avevamo bisogno di compiere una rivoluzione ma di puntellare e ampliare la rosa. Questo è avvenuto – le parole di Fanesi -. Bontà e Fabbrini non si discutono per le loro qualità, ma forse sono stati gestiti male dal punto di vista fisico essendo giunti a San Benedetto non al meglio della loro forma fisica. In ogni caso, parliamo di giocatori abituati a vivere palcoscenici importanti. Ovviamente, ci aspettavamo di più da questi giocatori. Senigagliesi è stato preso per soddisfare la volontà di mister Lauro di voler giocare in attacco con tre over e di conseguenza, liberandosi il posto under lasciato da Cardoni, era necessario acquistarne di nuovi per il centrocampo e si è optato per l’acquisto di Toure e Mbaye. Con la rosa che già c’era e con questi nuovi arrivi abbiamo recuperato cinque punti al Campobasso. Poi fino a marzo abbiamo tenuto il campionato sempre vivo, fino a subire un tracollo in queste ultime settimane. Se analizzassimo l’ultimo mese e mezzo sarebbe tutto da buttare, ma se valutiamo tutto il contesto e il percorso compiuto dal mese di agosto la valutazione cambia».

Sempre riguardo agli aspetti tecnici, c’è poi la gestione del mister Maurizio Lauro. «Il mancato esonero di Lauro a dicembre? Al netto di quello che deve restare all’interno delle quattro mura della società, quello che posso dire è che a dicembre le vie percorribili erano due: la prima era quella di seguire il volere della piazza e quindi cambiare tecnico, la seconda era quella di parlare con l’allenatore per capire cosa servisse per essere più competitivi. Questo è stato fatto: sono arrivati due giocatori di valore come Bontà e Fabbrini che, probabilmente, andavano gestiti un po’ meglio».

La delusione delle ultime settimane, comunque, non intacca il progetto della Samb, come rimarcato anche dallo stesso consulente. «La famiglia Massi e tutte le persone che fanno parte di questa società hanno restituito dignità al calcio sambenedettese. Abbiamo messo la faccia sin dall’inizio e, vada come vada, siamo pronti a ripartire per fare un altro campionato di Serie D di vertice. Ripeto, sono stati commessi errori, in buona fede, ma non possiamo buttare tutto dopo una sola stagione: il progetto è di 2/3 anni e nessuno ha detto che avremmo vinto il campionato alla prima occasione. Dobbiamo cambiare la mentalità: il tutto e subito non è possibile».

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