GIORGIO ROSELLI (All. Samb): «Abbiamo avuto poco tempo per organizzare questa partita. Credo che questa squadra pecchi ancora in alcuni dettagli. Dopo la gara contro il Monza ho letto che “La Samb non ha vinto neanche questa volta”. Non c’entra l’allenatore, ma direi che se in una partita il pubblico ci sostiene per 90 minuti e ci chiama sotto la curva per applaudire, tutto quello di brutto che ho sentito e letto mi pare un po’ fuori luogo. Cerchiamo sempre di fare del nostro meglio, di allenarci bene per non arrivare stanchi ed essere più lucidi possibile. Abbiamo subito il Fano perché è stata una squadra più organizzata. Noi manchiamo ancora nei concetti. Il pari è arrivato proprio alla fine, ma credo sia meritato. Cerchiamo tutti di andare verso un aiuto generale: ci sono momenti e momenti e bisogna essere bravi per capirlo. Ho messo in campo questa squadra perché ad ora non ho il giusto numero di giocatori su cui fare affidamento. Non ci vuole molto a conoscere tutta la rosa anzi, qualcuno lo conoscevo già. Ma non pensavo che Bove potesse essere così intelligente tatticamente o Rocchi così duttile. Sotto l’aspetto morale il passaggio del turno è fondamentale. Vedere, ad esempio, la faccia di Rapisarda dopo la partita, completamento diversa rispetto alla dopo gara contro la Giana Erminio, è un esempio. La strada è quella di mettere i giocatori di maggior qualità nelle condizioni migliori, poi c’è un ventaglio di calciatori che devo saper sfruttare. È la prima volta da quando alleno che non ho una punta in panchina. L’”andazzo” è ancora molto pericoloso, ma il calcio ha spesso dimostrato di poter far cambiare le cose in meglio e noi ci impegneremo per quello».
Redazione