Samb, Gennari: «L’Aquila? Posta in palio alta, ma non sarà decisiva»

SAMB, QUANTI INCROCI TRA BOMBER DI RAZZA!

«Scontro decisivo con L’Aquila? Il campionato è ancora lungo e, di conseguenza, non lo reputo decisivo. Ci stiamo preparando nel migliore dei modi per affrontare una sfida che, in ogni caso, non è diversa da tutte le altre. Ovviamente, la posta in palio è alta ma dovremo vivere questo appuntamento con tranquillità».

Parla così Mattia Gennari, ospite della trasmissione “Ritmo di Samb”, a pochi giorni dalla delicata e importante sfida di domenica prossima sul campo dell’Aquila, principale minaccia alle aspirazioni della Samb: «Dovremo essere semplicemente noi stessi – spiega il difensore rossoblù -: senza presunzione, ma con la consapevolezza di essere una squadra forte e vogliosa di tornare a casa con i tre punti. L’Aquila dispone di una rosa molto forte e ben attrezzata, a prescindere dalla qualità del suo uomo migliore Banegas».

Gennari, perno difensivo della Samb di mister Palladini, commenta anche l’attuale stato di forma della retroguardia rossoblù, rea di aver concesso ben quattro gol nelle ultime due sfide di campionato contro Recanatese e Notaresco: «Quattro gol subiti in due partite sono il sintomo di una necessità di lavorare un po’ di più su alcuni dettagli – afferma l’ex Nardò su Vera Tv -: andiamo sempre a rivedere le azioni e ne parliamo spesso durante gli allenamenti cercando di migliorarci al fine di evitare il ripetersi di determinate situazioni. Rapporto con Palladini? Una bravissima persona con il quale andiamo d’accordo: è un ottimo allenatore che riesce a farsi voler bene da tutti. La sua sfuriata al termine del match di domenica scorsa è comprensibile e giustificata dal fatto che non possiamo assolutamente concederci distrazioni».

Infine, Gennari parla anche di futuro e del suo rapporto con la città di San Benedetto: «Pur non vivendo a pieno la città di San Benedetto (non risiede stabilmente qui essendo pendolare ndr.) – conclude Gennari -, basta il clima della domenica al Riviera per capire che stiamo parlando di una piazza che merita ben altre categorie. Pressione? Dipende dal proprio carattere: la pressione può viverla chi davvero fatica ad arrivare a fine mese, mentre per noi questo lavoro è, soprattutto, un gioco. Conferma per il prossimo anno? In questo momento non è il caso di parlarne: ci sarà tempo una volta raggiunto il nostro obiettivo».

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