Neanche il tempo di far sedere gli ultimi arrivati. Dopo quattro minuti Miracoli scappa via per vie centrali e viene trattenuto da Burzigotti. Pasciuta assegna il rigore, ripiega su un più leggero calcio di punizione. Proteste veementi, il centravanti sembrava in area. Va Tomi col mancino e centra il palo, che sfortuna. Ancora Samb. Subito proiettata in avanti arriva un’altra azione, stavolta rifinita da Vallocchia e conclusa da Valente che, a pochi metri dalla porta, spara altissimo. Il Gubbio non vuole recitare il ruolo del comprimario e approfitta di uno svarione della retroguardia rossoblù. Al 13’ Casiraghi si lancia in contropiede, serve Malaccari che poi appoggia a Kalombo, solo davanti a Perina. Arriva l’appoggio sulla sinistra Casiraghi che, a porta libera, appoggia sul fondo. L’errore provoca la furia di Pagliari e risate degne dei migliori “Mai dire gol”. Due minuti dopo il trequartista prova a farsi perdonare, ma dopo una rapida combinazione sullo stretto, zona mancina offensiva, sbatte contro i guantoni di Perina. Ritmi alti: le squadre in campo non lesinano contrasti duri e belle giocate. Tutte inconcludenti. La Samb tiene sulla corda il Gubbio anche se Volpe è impegnato neanche in occasione dei tre corner consecutivi, intorno alla mezz’ora. Il tifo di casa accoglie i duri interventi eugubini con una bordata di fischi, Pasciuta anche, ma tiene il giallo nel taschino. Al 36’ Miracoli si ritrova un pallone d’oro sull’esterno dell’area piccola, ma trova l’opposizione estrema di Burzigotti di testa, la volee di Gelonese da fuori area arriva direttamente in curva. A cinque minuti dal tè caldo Rapisarda imbarazza Paolelli sulla fascia e mette dentro. Altro corner: Miceli incorna e divora un gol clamoroso trovando il miracolo di Volpe.