Sembra prendere quota l’ipotesi di un Franco Fedeli-bis per la Samb. Ci saranno, però, da superare alcune difficoltà procedurali che potrebbero essere di non poco conto.
L’INCONTRO CON PIUNTI – L’imprenditore nativo di Cascia nella giornata di ieri (domenica, ndr) ha incontrato il sindaco di San Benedetto del Tronto Pasqualino Piunti, che da settimane si sta muovendo per mettere in piedi una nuova società che possa garantire la ripartenza del calcio sambenedettese dalla Serie D. Il coinvolgimento dell’imprenditoria locale, però, non ha riscosso gran successo, così la disponibilità di Fedeli a valutare una nuova avventura alla guida della Samb è stata vista favorevolmente e subito c’è stato un incontro, che si è svolto a Santa Marinella.
I DUE NODI – Oltre a trovare l’intesa sul coinvolgimento degli imprenditori del posto, su cui sembra esserci già una certa condivisione, Fedeli e Piunti dovranno affrontare due nodi: l’atteggiamento della tifoseria nei confronti dell’ex (e possibile futuro?) presidente e i paletti imposti dalle NOIF. Nel regolamento della FIGC, infatti, viene indicato che nella nuova società che potrà richiedere l’iscrizione in sovrannumero in Serie D (o Eccellenza) non debbano presenti amministratori e/o soci che abbiano ricoperto “negli ultimi 5 anni, il ruolo di socio, amministratore e/o dirigente con poteri di rappresentanza nell’ambito federale”.
CONTATTO CON GRAVINA – Nelle prossime ore potrebbe esserci un confronto tra Piunti (o lo stesso Fedeli) direttamente col presidente della FIGC Gabriele Gravina, per provare a capire se ci possano essere margini di manovra rispetto a quanto previsto nell’articolo 52 comma 10 delle NOIF. Quello a cui la Samb si aggrapperebbe per ripartire almeno dai vertici dei campionati dilettantistici, ma anche quello che potrebbe essere da ostacolo per il ritorno di Franco Fedeli a San Benedetto del Tronto.