SAMB, NUOVA ASTA LUNEDI’ POMERIGGIO
Passano i giorni e non fanno che aumentare le preoccupazioni dei tifosi della Samb sul futuro della società rossoblù. L’esperimento di vendita di lunedì prossimo, infatti, rappresenta forse l’ultimissima chance per garantire un cambio di proprietà e sperare nel mantenimento della Serie C. Non fanno pensare in positivo, però, i fatti degli ultimi giorni.
IL FLOP DI MERCOLEDI’ – Primo tra questi, naturalmente, il buco nell’acqua di mercoledì, quando l’offerta di acquisto presentata dalla Sambenedettese s.r.l. era priva di un documento fondamentale come un assegno circolare, richiesto come deposito cauzionale nel regolamento di vendita; è stata presentata la contabile di un bonifico bancario di poco più di 100.000 euro ma naturalmente non è stata ritenuta sufficiente e la domanda è stata dichiarata inammissibile.
ROGER IN TRIBUNALE – Ha dell’incredibile anche avvenuto nella giornata di ieri, dopo che il Tribunale ha reso pubblico il secondo bando, fissando la nuova scadenza a lunedì pomeriggio per presentare offerte di acquisto per la Samb. Mister Roger (di cui ancora nessuno riesce a sapere il cognome, dettaglio magari poco conto ma che potrebbe essere indicativo…) si sarebbe recato in Tribunale per palesare la rimostranza del gruppo di Kim Dae Jung per gli elevati costi previsti tra offerta di acquisto e debito sportivo, sostenendo che l’imprenditore coreano in questa faccenda sarebbe vittima sia della mala-gestione di Domenico Serafino sia dello stato italiano con questa procedura di fallimento.
Tesi, queste, che naturalmente sono state rispedite al mittente dal Tribunale, che per la verità avrebbe già potuto chiudere l’esercizio provvisorio dopo il flop di mercoledì scorso, azzerando così ogni possibilità di mantenimento della categoria per la Samb fallita. Invece si è deciso di concedere una seconda chance al gruppo di Kim Dae Jung e a chiunque altro voglia presentare un’offerta per la società sportiva. I presupposti in vista di lunedì, però, non sembrano affatto dei migliori.
