SAMB-ISERNIA 1-0
MARCATORI: 3’pt Sbaffo
SAMB (4-2-3-1): Orsini (’06); Zoboletti (’05), Pezzola, Gennari, Paolini; Guadalupi (37’st D’Eramo), Toure (’05); Kerjota, Sbaffo (1’st Moretti), Battista (25’st Baldassi); Eusepi (37’st Lulli). A disp. Semprini, Fabbrini, Bouah, Chiatante, Tataranni. All. Palladini.
ISERNIA (4-4-2): Draghi; Ercolano (’04), Franzese (’05), Romat, Perotti; Cascio, Baba [(37’st Rinella (’04)], Miola, Pettorossi (’07) [28’st Antinucci (’07)]; Conti (30’st Ouattara), Cavaliere (18’st Coratella). A disp. Cocchiarella, Perrone, Pecoraro, Arzura, Del Bianco. All. Farlocco.
ARBITRO: Bruno Spina di Barletta (Guiducci-Pellegrini).
AMMONITI: 42’st Orsini.
ANGOLI: 7-2.
FUORIGIOCO: 2-0.
RECUPERO: 1′ – 4′.
NOTE: Samb in maglia rossoblù, pantaloncini e calzettoni blu. Isernia in divisa biancoceleste. Terreno di gioco in discrete condizioni. Cielo coperto con temperature intorno ai 10°. Spettatori presenti 4688.
Dopo un tempestoso e tormentato mese di febbraio, la squadra di Palladini riapre le vele, traccia una nuova rotta e riprende a navigare sospinta dal calore dei quasi cinquemila tifosi presenti al Riviera delle Palme: Isernia battuto 1-0 grazie alla rete di Sbaffo in apertura di match. La compagine rossoblù ritrova il successo dopo oltre un mese e aumenta il vantaggio in classifica sulle inseguitrici L’Aquila, Chieti e Teramo. L’Isernia scivola all’ultimo posto in compagnia della Fermana.
Mister Palladini, che deve rinunciare agli infortunati Candellori e Zini e con Orfano fuori dai convocati per scelta tecnica, schiera in campo un 4-2-3-1 ricco di importanti novità: Orsini tra i pali, linea difensiva con Zoboletti e Paolini ai lati della coppia Pezzola-Gennari, linea mediana formata da Guadalupi e Toure, fase offensiva con Kerjota e Battista a presidio delle fasce e Sbaffo alle spalle di capitan Eusepi, che ritrova una maglia da titolare dopo la lunga assenza per infortunio. L’Isernia risponde con un 4-4-2 affidato ai centimetri di Baba e Conti ed alla qualità di Cascio. Il match prende il via con la Samb che, allo scoccare del 3’ di gara, passa in vantaggio: Battista parte sulla corsia di sinistra e, una volta arrivato sul fondo, scodella al centro dell’area un pallone che Sbaffo, con un grande guizzo, riesce ad appoggiare in rete. Prima marcatura con la maglia rossoblù per l’ex fantasista della Recanatese.
Il match prosegue con i padroni di casa che portano costanti pericoli nell’area molisana: dagli sviluppi di un corner, Eusepi colpisce la parte alta della traversa, poi alla mezz’ora Battista sciupa una ghiotta occasione calciando sopra la traversa da ottima posizione. Un turbinio di emozioni al quale si aggiunge l’ottimo scambio al limite dell’area tra Eusepi e Sbaffo: colpo di tacco del quattordici rossoblù e tiro debole e centrale del centravanti laziale. Quello dell’ex Recanatese, però, è l’ultimo spunto di un primo tempo che lo ha visto protagonista: dopo alcuni duri scontri di gioco accusa un problema fisico che mette in preallarme il tecnico Palladini. La prima frazione di gara si chiude con un’occasione per parte: al 40’, Cascio lambisce la parte alta della traversa direttamente da calcio di punizione e, un minuto più tardi, Kerjota calcia in porta da posizione defilata trovando la respinta sul primo palo di un attento Draghi.
La ripresa prende il via con la Samb che torna in campo con Moretti al posto di Sbaffo. I rossoblù provano a chiudere l’incontro e, al 2’, sfiorano il secondo gol: cross basso di Zoboletti dalla destra, Battista gira in porta dal centro dell’area, ma la sua conclusione è debole e centrale. Una ghiotta occasione sprecata dall’ala rossoblù che, come d’incanto, sembra spegnere il motore della Samb: Eusepi e compagni non riescono più ad offendere con pericolosità e, fatta eccezione per un violento tiro dal limite di Guadalupi terminato di poco sul fondo, sono i molisani a creare l’emozione più importante della ripresa: al 23’, Pezzola sbaglia l’appoggio, Cascio ne approfitta e serve Pettorossi in area che, da posizione defilata, lascia partire un tiro che costringe Orsini al grande intervento. Palladini getta nella mischia D’Eramo, Lulli e Baldassi e ridisegna la sua squadra con un più equilibrato 4-3-3. Ma la Serpa prende coraggio e, pur senza portare importanti pericoli nell’area rivierasca, tiene il Riviera col fiato sospeso fino al liberatorio triplice fischio. La Samb torna a ruggire e, in virtù dei risultati ottenuti da Teramo, Chieti e L’Aquila sui rispettivi campi, aumenta a dieci punti il vantaggio in classifica sulle dirette inseguitrici.