SAMB, LA CURVA NORD RISPONDE A COZZELLA
Un attacco diretto, non solo nei confronti di Vittorio Cozzella. La Curva Nord Massimo Cioffi, col suo comunicato diramato venerdì, non si è rivolta soltanto al direttore sportivo, per replicare alla conferenza stampa in cui erano stati denunciati i fatti avvenuti domenica mattina a Monteprandone. La tifoseria organizzata della Samb si è scagliata anche contro Roberto Renzi, come si vede in diversi passaggi del comunicato che riportiamo di seguito:
Per più di un anno abbiamo atteso che il presidente Renzi facesse luce sulle circostanze che hanno portato alla mancata iscrizione in Serie C, ma siamo ancora senza risposta. Abbiamo atteso anche che facesse luce sulle crescenti voci riguardanti problemi economici della società, mentre assistevamo allo smantellamento di una squadra che aveva vinto i playoff di categoria, nel totale silenzio di una dirigenza sempre lontana da San Benedetto. Quest’anno non abbiamo potuto fare altro che constatare la totale inadeguatezza di una rosa che, nei proclami di presidente e direttore sportivo, era stata allestita con l’obiettivo di tornare in Serie C. Cosa ancora più grave: ciò accade proprio a ridosso del centenario, un pessimo modo per celebrarlo.
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Se ci fossero state violenze e minacce, per quale motivo la dirigenza, pur presente all’incontro, non ha neanche scritto due righe di denuncia pubblica dell’accaduto, neanche due righe in difesa di uno suo tesserato?
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L’ultima parola sul futuro di Cozzella spetta ovviamente a chi lo ha scelto e in teoria dovrebbe pagargli lo stipendio: il presidente Renzi, a cui chiediamo ancora una volta di dar riscontro alla promessa di metterci la faccia in ogni situazione, sbandierata dal primo giorno in cui ha messo piede a San Benedetto. Sappiamo già che questa richiesta cadrà nel vuoto, come tutte le precedenti.
I presidenti come Renzi li conosciamo bene, perché purtroppo non è che l’ultimo di una lunga lista, con la colpa ancora più grave di avere allontanato e fatto disinnamorare troppi tifosi, proprio nell’anno del centenario. La nostra fiducia se l’è già giocata, ma questo abbiamo avuto modo di dirglielo già di persona: per il bene della Samb, ci auguriamo si decida presto a liberarla.