SAMB, DICHIARATO IL FALLIMENTO
Con la sentenza di martedì mattina il Tribunale di Ascoli Piceno ha decretato il fallimento della Samb. Nel documento firmato dal giudice relatore Francesca Calagna e dal presidente del Tribunale Luigi Carillo sono diversi i passaggi importanti che fanno capire le motivazioni che hanno portato i magistrati a dichiarare il crac della società sportiva. Di seguito riportiamo due passaggi della sentenza.
Il primo fa riferimento al dissesto finanziario della Samb
È emerso che la S.S. Sambenedettese s.r.l. versa in uno stato di dissesto finanziario e che gli inadempimenti dedotti in giudizio dai ricorrenti evidenziano che la crisi economico-finanziaria della società debitrice è ormai irreversibile (anche tenuto conto delle peculiarità proprie di una società calcistica, specie in questo momento del campionato e che la stessa non sia più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni, non essendo adeguato il patrimonio rispetto ai debiti contratti.
Il secondo passaggio fa riferimento al perché si è provveduto a concedere l’esercizio provvisorio dell’impresa
Può essere disposto con sentenza l’esercizio provvisorio dell’impresa, al fine di preservare il valore economico dell’azienda, costituito anche dall’affiliazione dal titolo sportivo, attribuendo al curatore il compito di valutare e di riferire al Giudice Delegato ogni circostanza sopravvenuta o elemento utile che possa eventualmente suggerire la cessazione immediata, ove non risulti possibile proseguire la gestione o procedere alla vendita dell’azienda… … se venisse sancita l’interruzione dell’attività calcistica ne potrebbe derivare un gravissimo pregiudizio alla società, ai calciatori e a tutti i creditori (anche non sportivi), attesa la certa dispersione degli asset patrimoniali che ne conseguirebbe con effetto immediato (perdita del titolo sportivo e del valore dei calciatori, in primis), cosicché, nel bilanciamento tra l’evitare il danno grave e il non cagionare pregiudizio ai creditori… deve necessariamente propendersi per la prosecuzione dell’attività d’impresa, pena la totale e definitiva dissoluzione della S.S. Sambenedettese s.r.l. e ciò anche in funzione della conclusione del campionato in corso. Nel quadro sin qui tratteggiato, dunque, l’esercizio provvisorio viene a concretizzarsi quale scelta obbligata per la migliore conservazione dell’azienda e per trarre una liquidazione maggiore dell’attivo fallimentare, quanto meno in un’ottica di conservazione del valore aziendale, con finalità liquidatoria a breve termine e, nel medio periodo, qualora ciò sia possibile, anche di rilancio imprenditoriale.