Samb-L’Aquila 5-0, IL COMMENTO: La giusta quadra

SAMB-L’AQUILA 5-0, LA MAXI GALLERIA FOTOTIFO
LE PAROLE DI PALLADINI: «BRAVI A NON FERMARCI»

Ha avuto poco a che fare con la Serie D questo SambL’Aquila, con il tasso tecnico di vari calciatori che è tutto fuorché da dilettanti e con uno spettacolo sugli spalti che fa impallidire molteplici tabellini-spettatori di categorie superiori (circa 6600 presenti). Cercava una svolta, soprattutto a livello di personalità e capacità di fare la partita, la Samb da questo atteso e temuto match casalingo contro gli abruzzesi, che erano attestati nel gruppetto di vertice, e tanto è stato. Era una partita questa, che anche lo scorso anno al Riviera dopo i fattacci nel finale di Chieti con il rocambolesco 2-2 agguantato dai padroni di casa fallosamente e in pieno recupero, generava apprensione e poi si risolse con la miglior prestazione della formazione allora allenata da Lauro (successo per 2-0). E quest’anno di fatto è stato un ancor più roboante bis.

Da opportunista, che è stata nei primi tre match stagionali, soprattutto quelli in trasferta, con le conclusioni verso la porta avversaria che si sono contate in tutto nelle dita di una mano, contro un’altra big del campionato, la Samb si tramuta in giochista sin dalle prime battute. Quello che era stato il layout adottato da Ottavio Palladini a partita in corso diventa stavolta il pacchetto base, trasferendo un under dalla linea difensiva (Chiatante) a quella offensiva (Lonardo) a supporto del sinora un tantino isolato Eusepi, ora capocannoniere (a proposito segnare 3 rigori consecutivi non è proprio semplicissimo, ci ricordiamo di Alessandro?). Non è stato quindi Guadalupi l’unica novità di giornata con Lonardo che ha ritrovato la titolarità proprio dopo la finale play off dello scorso maggio a L’Aquila.

Come il Milan, reduce da feroci polemiche, aveva ribaltato l’Inter nel derby così ha fatto Palladini, che ha emulato Fonseca, sorprendendo Pagliari con la mossa del doppio attaccante e rafforzando nel contempo la linea difensiva grazie all’innesto di Zini. Il talentino Lonardo, già nel mirino di club di A e B, che la società ha fatto benissimo a tenersi stretto, ha tallonato non poco Del Pinto, perno del 4-3-3 di Pagliari, e l’intera fase di impostazione aquilana, oltre a siglare il 3-0. Proprio con questo under offensivo Palladini potrebbe aver individuato la giusta quadra, un po’ come fece con il puntero allora under Sorrentino nell’ultima promozione in Serie C del 2015/16. E a proposito di promozioni è stato bello rivedere in tribuna l’aquilano Ianni e bomber Pazzi, sempre legatissimi al loro mister Palladini, con cui centrarono il 5 maggio 2013 a Recanati una straordinaria promozione, poi sciaguratamente vanificata dalle risapute vicende societarie.

È questo un primo passo significativo nello scenario di un campionato, che sarà durissimo, costantemente ricco di insidie e che richiederà di battagliare ogni maledetta domenica: per questo nulla va lasciato al caso, curando i minimi dettagli, come ad esempio l’acquisto di un ulteriore under 2006, vista la penuria di calciatori di questa classe attualmente in rosa. Intanto, la Samb ha zittito le polemiche e lanciato un segnale importante: ci sarà, eccome, da fare i conti anche con Eusepi e compagni per vincere questo campionato.

Alessio Perotti

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