SAMB, LE PAGELLE DI FINE ANNO: PORTIERI
SAMB, LE PAGELLE DI FINE ANNO: DIFENSORI
ARRIGONI 6,5
Inamovibile in un centrocampo che, per i primi mesi, gira a meraviglia grazie alla sua esperienza e alla qualità con cui detta i tempi di gioco. Compagni non all’altezza (specie quelli più “attesi” come Paolini o Bontà) e un impiego troppo usurante (mai sostituito nelle 32 gare di campionato da titolare, se non nell’ultima a Senigallia per infortunio) sono tra le cause della flessione sua personale e, di conseguenza, dell’intero reparto.
BARBERINI 6,5
Sempre titolare nel girone d’andata, in cui dimostra di completarsi bene con Arrigoni: tra i pochi nei l’amarissimo doppio giallo di Chieti. Nel girone di ritorno viene inspiegabilmente emarginato, nonostante il centrocampo avesse un gran bisogno di un profilo con le sue caratteristiche, soprattutto in fase di interdizione.
SCIMIA 6,5
Dinamismo e capacità di inserirsi negli spazi non gli mancano, eppure il minutaggio che gli viene concesso non è di primissimo piano, anche a beneficio di compagni con un curriculum più ricco che, però, non viene riportato a dovere sul terreno di gioco.
PAOLINI 5,5
Rappresentazione calcistica della cosiddetta legge di Murphy, per cui “se qualcosa può andare storto, lo farà”. Numerosi infortuni lo costringono a saltare più di venti partite, e nelle restanti non è praticamente mai nelle condizioni di dare un contributo accettabile alla squadra. Fa vedere di cosa è capace nelle ultime apparizioni, compresi i play off che disputa da protagonista. Rimpianto.
PIETROPAOLO 6
Nel girone d’andata fa da spettatore per il semplice fatto che, con Coco tra i pali, Lauro non vuole impiegare un altro 2003 in campo, anche se in partite come col Sora e col Tivoli dimostra che il suo contributo sarebbe potuto servire eccome nel corso del “dicembre nero”. Nel finale di stagione, quando a volte ritrova un posto da titolare, non si dimostra sempre all’altezza.
BONTÀ 4
Viene presentato come colui che a centrocampo può spostare gli equilibri, ma a Tivoli – alla seconda presenza – sposta un avversario con un’incomprensibile testata che lascia la squadra in dieci in un match rappresenta una delle sliding door (in negativo) della stagione rossoblù. Raggiunge una buona condizione ed inanella discrete prestazioni soltanto nelle ultimissime giornate, ma la sua stagione resta a dir poco insufficiente.
TOURÉ 5
A forza di aspettare il suo ambientamento trascorrono diverse giornate in cui a centrocampo, specie in fase offensiva, sembra di giocare con un giocatore in meno, che non dialoga coi compagni e che tatticamente non sa mai trovare il suo spazio. Di lui ci si ricorda le tante scivolate e un po’ di goffaggine con cui si divora gol già fatti come quello col Chieti.
MBAYE 5,5
Fisico a dir poco possente, ma tecnicamente e tatticamente lascia un po’ a desiderare, specie se si considera che nelle poche volte in cui viene impiegato va dalla mezzala al trequartista. Gettato nella mischia un po’ così.
EVANGELISTI S.V.
Se come 2003 di “movimento” era già complicato trovare spazio per Pietropaolo, figurarsi per lui. Una manciata di minuti a novembre nelle sfide con Termoli e Matese (entra a risultato già acquisito), poi va in prestito al Castelfidardo, dove chiude bene il campionato di Eccellenza, anche se non sempre da titolare.
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