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Samb, LE PAGELLE DI FINE ANNO. Difensori: in calo Pezzotti, sorpresa Rapisarda, ritorno flop per Grillo

Il capitano ha faticato più del dovuto, bene l’ex Lumezzane, ok Mori ma sarà dura tenerlo. Ecco i voti a tutti i difensori che hanno vestito la maglia della Samb nella stagione 2016/17…

MORI 7

La concorrenza Radi-Ferrario ed una condizione fisica in fase di rodaggio incidono su un inizio di campionato da comprimario, ma con il passare delle giornate il centrale toscano diventa il leader indiscusso del reparto arretrato. Confermarlo sarà dura, ma vorrebbe dire assicurarsi un prezioso tassello per il mosaico difensivo ed un docente di livello per i compagni più giovani.

RAPISARDA 7

Tra i diversi flop del mercato di riparazione non si può certo annoverare il terzino proveniente dal Lumezzane, arcigno nelle chiusure e coraggioso nelle sovrapposizioni. Difficile reperire calciatori con il suo temperamento e la sua continuità.

RADI 6,5

Una partenza da protagonista per l'ex Ancona è macchiata soltanto dall’espulsione rimediata in casa col Parma; poi, però, cala di tono. Finisce quasi ai margini quando Sanderra tira fuori dal dimenticatoio Mattia, ma con l’assenza di Mori nel finale di stagione la sua esperienza diventa imprescindibile.

MATTIA 6

Per l’ex capitano della Lazio Primavera vale, a parti invertite, quanto scritto per Di Filippo. Palladini non lo “vede”, preferendogli compagni dalla prestanza fisica ben diversa, ma con Sanderra trova posto spesso nell’undici titolare. Mostra buone qualità, ma i limiti notati da Ottavio emergono in partite "fisiche" come quelle con Venezia e Santarcangelo.

DI PASQUALE 6

Il ragazzo cresciuto a Pescara, svezzato in D a Giulianova e Campobasso, si rivela all'altezza del primo appuntamento con la Lega Pro, seppur con qualche comprensibile riserva. Impiegato a singhiozzo, al di là di qualche peccato di gioventù mostra doti atletiche, caratteriali e tecniche consone alla categoria.

DI FILIPPO 5,5

Con Palladini il suo impiego è costante, ma i passaggi a vuoto sono diversi. Ingiustificato, però, l’esilio di ben 15 partite in panchina che segue l’arrivo del nuovo allenatore. Arduo prevedere se il suo futuro sarà ancora a San Benedetto.

PEZZOTTI 5,5

Se in Serie D il reatino spadroneggiava sulla fascia, quest’anno si è ritrovato spesso in difficoltà, soprattutto in fase difensiva. Sbagliato tacciarlo come capro espiatorio di buona parte dei mali della Samb (cosa che è avvenuta anche per Sabatino), ma la sua – nonostante il grande impegno – non è stata comunque una stagione positiva.

N’TOW 5,5

Alle lacune tattiche sopperisce con un'esplosività di categoria superiore. I guai fisici, che gli hanno impedito di sfondare ai massimi livelli, però, lo attanagliano anche in questo 2016/17: soltanto una decina le presenze, troppo poco per essere considerato affidabile.

FERRARIO 5,5

Profilo di spessore per la retroguardia, il lungo centrale fortemente voluto da Federico convince nelle prime uscite stagionali. Col passare delle giornate, però, gli acciacchi fisici si fanno sempre più frequenti e finisce ai margini del progetto prima di salutare in inverno.

TAVANTI 5,5

Il terzino di scuola Juve, dopo l’esperienza di Carrara, rappresenta un usato sicuro per il d.s. Federico. Con Palladini, però, si accomoda spesso in panchina e quando viene chiamato in causa sulla corsia destra raramente fornisce le giuste garanzie.

GRILLO 5

I dieci anni trascorsi dalla sua prima esperienza rossoblù si sentono tutti: poche settimane dopo il suo arrivo si ferma per un lungo stop. Il rientro non è dei migliori, visto che la freschezza atletica degli avversari lo manda spesso in apnea lungo la sua fascia.

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