Samb, le scelte sbagliate di Donati. Ma il tecnico paga anche per colpe non sue

VASTOGIRARDI-SAMB 3-1, LA CRONACA
SAMB, IL NUOVO ALLENATORE È ANTONIOLI

La sua panchina era già traballata dopo la partita di Nereto, quando le dichiarazioni del direttore sportivo Matteo Sabbadini sembravano il preludio ad un esonero, ma la posizione di Massimo Donati alla guida della Samb era stata rinsaldata dalle vittorie ottenute in Coppa Italia (anche se soltanto ai rigori) contro il Chieti e in campionato col Fano.

A distanza di due sole settimane, però, per il tecnico di San Vito al Tagliamento è arrivata la decisione più pesante da parte della società: il sollevamento dall’incarico, in seguito alla brutta sconfitta rimediata sul campo del Vastogirardi. Sconfitta arrivata al termine di una partita in cui sicuramente hanno pesato anche le scelte dell’allenatore: una su tutte, quella di schierare il gigante Svarups (all’esordio) su un terreno e in un contesto tattico che non gli sono sembrati affatto congeniali.

Non è stata la prima defaillance da parte di Donati in questo difficile inizio di stagione; più volte si è sottolineato (anche su queste colonne) come l’approccio della sua squadra sia stato troppo di fioretto in un campionato come quello di Serie D dove i colpi devono quasi sempre essere inferti con la spada. Come spesso accade in queste circostanze, però, l’allenatore paga anche per colpe non sue, ragionamento più che mai valido per il contesto sambenedettese.

La rosa, allestita in fretta e furia per via della grana-iscrizione, è stata messa a disposizione del mister a pochissimi giorni dall’inizio del campionato. Oltre a tutte le difficoltà tecniche (e soprattutto atletiche), Donati si è trovato a lavorare con un parco giocatori che è cambiato di settimana in settimana. A suo favore, poi, non ha sicuramente giovato neanche quella fiducia con riserva che gli era stata confermata dopo la partita di Nereto, quando la società sembrava aver già maturato l’idea dell’esonero; una scelta che, poi, è stata rimandata soltanto di un paio di settimane. Ma se la Samb si trova dove si trova, al terzultimo posto dopo 7 giornate, non è soltanto colpa di Massimo Donati.

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